Giulia Guerra realizza il suo sogno: a soli nove anni è pattinatrice e “regista”

La passione per lo sport della bimba di Dresano si coniuga con l’amore per le arti visive

«Associando la passione per lo sport all’amore per le arti visive, ho coronato uno straordinario sogno, non avrei mai immaginato di primeggiare addirittura a livello internazionale».

Con un misto di stupore e orgoglio, la dresanese di 9 anni Giulia Guerra racconta così il grande risultato conquistato nel fine settimana, quando a Milano il suo cortometraggio dal titolo “La mia storia sul ghiaccio” si è imposto alla 40esima edizione di un evento ad hoc di carattere internazionale dedicato alla tv, al cinema e agli sport invernali. «Sono una grande appassionata di pattinaggio, che pratico dall’età di tre anni - racconta Giulia con la mamma Manuela Soletti -. Complice anche l’attività scolastica nella primaria di San Donato, è poi maturata in me un’autentica predilezione per le arti visive». Si spiega così l’ottimo risultato conseguito in questi giorni, quando si è imposta su agenzie di produzione note a livello internazionale.

«Accogliendo proprio una proposta della scuola, qualche mese fa Giulia ha portato a una manifestazione milanese il cortometraggio legato al pattinaggio, che è sempre stata la sua grande passione - continua mamma Manuela, che ne ha curato il montaggio -: della durata totale di quattro minuti, Giulia descrive la sua storia sul ghiaccio, dalla prime cadute alla sicurezza acquisita negli anni, che anche in questo caso l’ha portata a raggiungere ottimi risultati. Tutto questo proprio come una vera e propria metafora della vita, che ha conquistato la giuria della manifestazione milanese».

Il resto è storia di questi giorni quando, rappresentando il nostro Paese dopo la vittoria nel campionato italiano, la piccola di Dresano ha addirittura primeggiato a livello internazionale.

«Era la prima volta che partecipavo, non avrei mai immaginato di arrivare addirittura prima, è davvero un sogno che si avvera - ribadisce emozionata Giulia in conclusione -. Voglio dedicare la vittoria alle compagne di pattinaggio Sofia, Giulia, Aurora e a tutto il team Icelab di Milano, da cui nei mesi scorsi è partita questa meravigliosa avventura, che mi ha visto raggiungere un traguardo tanto significativo. Tutto questo coronando la passione per il pattinaggio e le arti visive, che anche in futuro spero possano darmi grandi soddisfazioni e gioie . Ma il sogno sarebbe anche quello di diventare una regista, chissà che la vittoria di questo fine settimana non sia di buon auspicio».

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