Cinque milioni destinati al Lodigiano dai fondi emblematici della Cariplo

LODI Altri tre potrebbero arrivare da Regione Lombardia, ieri la presentazione alla fondazione Cosway

Lodi

Otto milioni di euro sul piatto. Risorse messe in campo dai nuovi Emblematici Maggiori, con 5milioni destinati al territorio da Fondazione Cariplo e altri 3 che, potenzialmente, verranno erogati da Regione Lombardia per le Province lombarde.

La presentazione ufficiale si è svolta ieri mattina nella cornice della sala della musica in Fondazione Cosway. L’obiettivo condiviso da Fondazione Cariplo, Fondazione Comunitaria e dalla Provincia di Lodi è arrivare pronti all’uscita del bando (novembre) attraverso un confronto che possa permettere di unire le forze per arrivare puntali alle scadenze, ha sottolineato il direttore Andrea Rebaglio, dopo il video saluto del presidente Giovanni Azzone. «Bando che, rispetto al passato, ha cambiato struttura, inserendo progettualità con natura intersettoriale che, da quest’anno, includeranno la gestione delle sfide di mandato». Snocciolando le attività filantropiche trasversali previste, Rebaglio ha citato quelle riferite ai “neet”, ovvero i ragazzi tra i 15 e i 24 anni che non studiano e non lavorano, alla prima infanzia (0-6 anni) e alle loro famiglie, ai progetti di vita legati al mondo della disabilità, lasciando sullo sfondo, se le risorse lo consentiranno, anche un’attenzione alle carceri.

Oltre a quello intersettoriale, si porrà attenzione alle aree arte e cultura, ambiente, servizi sociali e alla persona e alla ricerca scientifica.

«Obiettivo del bando - ha detto il coordinatore Andrea Trisoglio - è sostenere interventi significativi in grado di valorizzare risorse e potenzialità locali, promuovendo un confronto tra pubblico e privato, partendo dalla lettura di esigenze e vocazioni locali». Ma offrendo una fotografia dal 2013 al 2022, Trisoglio ha parlato del 10 per cento di domande completamente revocate che hanno generando una perdita per il territorio e del 20 per cento di progetti che, dal 2013 al 2018, devono ancora tradursi dalla carta alla realizzazione effettiva. Dunque, incentivando gli attori alla cooprogettazione, non alla frammentazione degli obiettivi, Fondazione Cariplo ha esposto le principali migliorie introdotte dal nuovo bando: «Sarà diviso in due fasi, in cui solo successivamente alla presentazione della proposta, l’ente dovrà presentare un progetto definitivo, con un servizio di assistenza tecnica che valuterà step by step la cantierabilità del progetto, per orientare e garantire tempi di risposta e di delibera più celeri», ha detto Elisabetta Rivolta. Distinguendo tra proposte ammissibili e non, Fondazione Cariplo ha esposto anche i criteri con cui verranno valutate le proposte e tutta la documentazione necessaria. (mail [email protected]).

Sul «Cittadino» in edicola oggi l’articolo di Lucia Macchioni

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