Tragedia sui binari alle porte di Lodi

Un fulmine a ciel sereno che squarcia la tranquillità di un intero paese. Una ragazza è stata infatti travolta da un treno nella mattinata di ieri a San Martino e tutti gli indizi portano a Placidina Salamone, conosciuta da tutti come Dina, 18 anni appena, residente proprio a pochi passi dal luogo della tragedia. La ragazza si è allontanata da casa da ieri mattina, ha lasciato dei biglietti d’addio e i genitori hanno riconosciuto gli indumenti e gli effetti personali rinvenuti sul posto. Solo tra oggi e lunedì però avverrà il riconoscimento ufficiale delle spoglie. Tutto lascia pensare a un gesto disperato, anche se le indagini sono ancora in corso e ci vorrà qualche tempo prima di poter ricostruire con esattezza l’accaduto. Il dramma si è consumato ieri poco prima di mezzogiorno, in un punto in cui la ferrovia lambisce i confini del centro abitato, subito dopo il cimitero. Erano circa le 11.30 quando il fischio ininterrotto del treno che da Piacenza si apprestava a raggiungere Lodi ha scosso il normale tran tran della borgata. Sul posto è accorsa la polizia Locale di San Martino, unitamente alla polizia ferroviaria e al vice sindaco Angelo Gazzola. Il traffico ferroviario è stato bloccato sia in direzione Lodi che in direzione Piacenza ed è stato ripristinato solamente alle 13.50. Gli addetti ai lavori si sono intrattenuti a lungo per i necessari rilievi e il cadavere è stato rimosso alle 13.30 circa: in un primo momento sul posto sono arrivati la mamma e il fratello, disperati dopo aver rinvenuto alcuni biglietti lasciati dalla figlia e constatato la sua scomparsa dall’abitazione. I due inizialmente sono stati fatti rientrare a casa e solo nel pomeriggio alla stazione di polizia ferroviaria di Lodi assieme al padre è avvenuto il riconoscimento degli indumenti rinvenuti sul posto. La ragazza era una studentessa modello, frequentava l’ultimo anno del liceo scientifico Giovanni Gandini di Lodi con profitto, tanto che l’amministrazione ormai da qualche anno le consegnava la borsa di studio per i meriti scolastici. L’ultima proprio a settembre 2010. Nell’ultimo periodo però aveva temporaneamente sospeso gli studi, forse a causa di un malessere interiore che incominciava a manifestarsi con una certa insistenza. «Non si sa cosa dire di fronte a queste tragedie - il commento del vice sindaco Angelo Gazzola -, conosco bene la famiglia e conoscevo Dina, che ho avuto occasione di premiare in parecchie circostanze come studente e ragazza modello. Parlare di lei ora in queste circostanze mi addolora tantissimo. Non rimane che stringerci attorno a questa famiglia per lenire un dolore che sarà inconsolabile». Una tragedia che lascia un vuoto immenso negli amici e nei tanti conoscenti che la incrociavano soprattutto all’oratorio e in parrocchia, dove era attivissima come animatrice ed educatrice. Questa mattina era in programma presso il municipio la consegna ad Abio del ricavato dalla vendita dei video musicali “La musica fa”, realizzati dai genitori delle scuole. Iniziativa annullata, nessuno ha più voglia di festeggiare.

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