Restauro di dipinto raffigurante la Pietà di Cristo “Maria e Giuseppe”

Non sarà facile cancellare sulla sua tela i pesanti segni del tempo. Si sta rivelando operazione complessa il restauro in corso da parecchi mesi sul grande olio su tela che è nel presbiterio della parrocchiale di Castelnuovo Bocca d’Adda, dipinto di dimensioni notevoli (alto più di due metri e largo oltre un metro e mezzo, ma la tela risulta tagliata, segno che in origine il dipinto era ancora più grande) e portatore di più di un motivo di mistero: la Pietà di Cristo raffigurata dall’opera è uno dei pochi elementi di certezza della tela, di cui non si conosce autore e neppure committenza e provenienza. La collocazione temporale del quadro fortunatamente è stata inquadrata con maggiore certezza: la tela presumibilmente è della seconda metà del 1600, arrivata chissà per quali vie a Castelnuovo, allora feudo della famiglia degli Stanga e oggi promotore di quest’intervento di restauro, voluto dall’associazione locale VivAmbiente onlus, sotto la spinta della presidente onoraria Carla Ardigò. Il restauro è coordinato dalla Soprintendenza e ha trovato il contributo della Fondazione Comunitaria della Provincia di Lodi. E dunque: uno sforzo di territorio per l’ampio dipinto di Castelnuovo, che si ipotizza possa essere giunto nella Bassa tramite gli stretti contatti di un tempo tra gli Stanga e i Gesuiti di Cremona. Oggi il dipinto si trova a San Fiorano, nel laboratorio del restauratore Fabio Zignani incaricato di ridare dignità all’opera.

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