Restauro del monumento a Paolo Gorini a Lodi

Ormai da molti anni se ne sta in piazza San Francesco annerito dal fumo e, così sembra, con la faccia imbronciata. Finalmente, però, quest’anno Paolo Gorini potrà contare su una vera e propria “rispolverata”: la Socrem, Società di cremazione, ha deciso di mettersi all’opera per restaurare il monumento dedicato allo scienziato più famoso di Lodi, che a lui ha dedicato anche un museo. La Socrem ha ricevuto un contributo di 7mila euro dalla Fondazione Comunitaria della Provincia di Lodi per avviare il restauro, nei prossimi mesi l’associazione dovrà impegnarsi a raccogliere altri fondi per “sbloccare” il contributo, ma l’intenzione è quella di attivarsi il più presto possibile. «Il monumento è nero ­ osserva Pietro Steffenoni, dispiaciuto per la “fine” che ha fatto la statua. Da anni volevamo intervenire, ma i costi erano troppo elevati per poter procedere, anche perchè l’impresa è a carico della Soprintendenza. Ci vogliono circa 18mila euro, raccoglieremo i fondi che servono, chiederemo un aiuto anche ai nostri soci, che ormai sono più di 1.500, inoltre diverse associazioni, tra cui il Centro studi Paolo Gorini, ci hanno già dato una risposta positiva. Crediamo che i lavori possano iniziare già quest’anno, a luglio. L’intervento in sé durerà una ventina di giorni, ma il cantiere resterà un paio di mesi ­ conclude Steffenoni ­, la Soprintendenza dovrà infatti studiare quali contro­misure prendere». Paolo Gorini (1813­1881), l’“irregolare della scienza”, insegnò a Lodi scienze naturali e fisica al liceo comunale e contemporaneamente si dedicò ai suoi esperimenti di geologia, costruendo dei veri e propri vulcani artificiali per meglio illustrarne le dinamiche e dando il via ai primi tentativi di conservazione «delle sostanze animali».

CONTRIBUTO DELIBERATO DALLA FONDAZIONE 7.000 euro

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