Il baseball per esorcizzare la paura:

la città torna a vivere dopo l’allarme

A Times Square alcuni ragazzi si sono messi addirittura a giocare a baseball con mazze di plastica e palline di gomma. Forse per esorcizzare la paura, forse per festeggiare il ritorno a una quasi normalità. Nel cuore di New York l’incubo Irene, l’uragano poi declassato a tempesta tropicale, si è dissolto già dalle prime ore del mattino. Non ci fossero stati il blocco dei mezzi pubblici e la chiusura forzata dei negozi, quella di ieri sarebbe stata classificata come una semplice giornata uggiosa. Irene ha provocato danni solo nella parte bassa di Manhattan, ma in buona parte della Grande Mela tutto è filato tranquillo: solo una fastidiosa pioggia a sprazzi e qualche refolo di vento. Nessun blackout, nessun albero sradicato: gli scenari apocalittici paventati nei giorni scorsi hanno lasciato il posto a una domenica atipica, in cui l’unico problema di newyorchesi e turisti è stato quello di far passare il tempo. Pochi, almeno da queste parti, quelli che hanno rispettato l’ordine del sindaco Bloomberg di non uscire di casa per tutta la mattina. Già intorno alle dieci parecchie persone si sono riversate in Times Square, nonostante le serrande abbassate dei negozi. Non tutte a dire il vero: qualcuno ha sfruttato l’uragano per incrementare gli affari, come la pizzeria Sbarro, catena italiana che ha attirato centinaia di clienti. Tasche piene anche per i tassisti che hanno sfruttato la chiusura dei mezzi pubblici triplicando i prezzi delle corse. «Hanno adottato misure di sicurezza troppo severe», il lamento di gran parte dei turisti, «nelle zone non a rischio i mezzi avrebbero potuto tranquillamente circolare». Il sollievo per la fine della grande paura non ha comunque prezzo, malgrado i piccoli e inevitabili disagi. «Ci hanno spaventato di più le notizie provenienti dall Italia. Nei giorni scorsi abbiamo ricevuto un sacco di telefonate e di sms da parte di parenti e amici, tutti molto preoccupati - raccontano alcuni turisti lodigiani -. È stata più snervante l’attesa dell’uragano che il fenomeno in sé, almeno nella nostra zona». E ora che il peggio sembra passato, New York si prepara a tornare alla solita vita. Ci vorrà ancora qualche ora, poi l’incubo Irene andrà nel dimenticatoio. Anche perché oggi sulla Grande Mela tornerà a splendere il sole.

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