Casale, famiglia intossicata dal gas

Tragedia sfiorata ieri sera in via degli Alberi a Zorlesco dove si è verificata una fuga di monossido. Nell’abitazione si trovavano papà, mamma, i due figli e la nonna dei ragazzi, tutti trasportati d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Codogno per intossicazione. Le condizioni della ragazzina di 15 anni hanno richiesto il suo trasporto all’ospedale di Fidenza dove è stata trasferita in camera iperbarica. Il fratello di 11 anni, i genitori di 43 e la nonna di 65 invece sono stati sottoposti a ossigenoterapia e tenuti in osservazione all’ospedale di Codogno. L’incubo ha avuto inizio all’ora di cena, intorno alle 19, quando il padre è andato a farsi una doccia e la caldaia è entrata in blocco. Sembrava un guasto da niente, tanto più che è bastato che l’adulto gli mettesse mano per farla ripartire. Ma da quel momento ha cominciato a liberare monossido e senza che nessuno se ne accorgesse. Il campanello d’allarme è stato l’improvviso malore dell’adolescente: la ragazza ha cominciato a vomitare e i genitori hanno pensato inizialmente a un’avvisaglia d’influenza ma più i minuti passavano e più le sue condizioni si facevano serie. Rendendosi conto che il disturbo non le passava, i famigliari si sono decisi a chiamare il 118 e all’arrivo dei soccorritori della Croce casalese la gravità della situazione è apparsa evidente. Il cicalino in dotazione al personale ha cominciato a suonare e la famiglia è stata subito evacuata. In contatto con la centrale, i ragazzi della Casalese hanno richiesto rinforzi e in pochi minuti sono arrivati un’ambulanza della Croce rossa di Codogno e i pompieri di Casale e Lodi. Ai rilievi hanno provveduto i carabinieri della stazione di Casale. Per prima cosa sono state spalancate tutte le finestre in modo da areare i locali e somministrato ossigeno ai due fratelli. Ma a destare maggiore preoccupazione era la 15enne, pallidissima e in preda al vomito. La decisione dei medici del pronto soccorso è stata quindi il trasporto immediato all’ospedale di Fidenza per sottoporla a camera iperbarica. Sulle sue condizioni di salute è mantenuto il massimo riserbo.

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