«Ben arrivato a Madrid, Santo Padre»

L’abbraccio dei “Papa boys” lodigiani al Pontefice da ieri alla Gmg

C’erano anche i lodigiani tra i giovani che ieri sera a Madrid hanno dato il benvenuto a Benedetto XVI. A partire dalle 17 infatti i vari gruppi della nostra diocesi si sono posizionati sul Paseo de Recoletos e Paseo del Prado, cioè lungo i viali che il Papa ha percorso prima di arrivare a Plaza de Cibeles e salutare tutti i partecipanti a questa Giornata Mondiale della Gioventù (Gmg) di Madrid. Tra i posti riservati ai Vescovi di tutto il mondo, anche quello per monsignor Giuseppe Merisi, che mercoledì sera ha assistito al concerto dedicato ai vescovi e ha preso parte alla cena offerta loro dal Cardinale di Madrid. Monsignor Merisi sta poi condividendo la Gmg con i giovani lodigiani, che ieri mattina ha salutato in modo speciale al Colegio Chamberì e con i quali ha ascoltato la catechesi dell’Arcivescovo di Torino monsignor Cesare Nosiglia, vice presidente della Conferenza Episcopale Italiana. «Facci un saluto, Giuseppe facci un saluto», lo hanno simpaticamente incalzato i giovani. E con i lodigiani sono ormai più di mille i ragazzi che ogni mattina seguono le catechesi, che oggi si concluderanno con l’intervento di monsignor Diego Coletti, vescovo di Como. Ma in tutta Madrid si vivono le mattinate di spiritualità per gruppi linguistici, e mentre i lodigiani verso le 10 arrivano al Colegio Chamberì, dallo stesso luogo partono i francesi e i cinque ivoriani che invece partecipano alla catechesi in lingua francese. Ieri è arrivato anche il gruppetto di San Lorenzo che con don Stefano Chiapasco alloggia in centro città, e quello di Tavazzano con don Flaminio Fonte che ha sentito echi indiretti delle manifestazioni di mercoledì sera. Le contestazioni spagnole però qui arrivano solo attraverso il giornale «Avvenire» che ogni mattina viene recapitato. Chi sta vivendo la Gmg ne ha infatti tutta la serena possibilità, anche grazie a queste mattinate durante le quali si ritrovano le varie diocesi, si ascoltano i vescovi, si celebra insieme l’eucarestia e si fa esperienza di Chiesa, intesa come comunità di condivisione. C’è il tempo anche per le confessioni nel cortile del Colegio. Ieri qui è anche arrivato un saluto di don Gigi Sabbioni tramite don Enrico Bastia: potenza della comunione che unisce, come quel rosario che ogni lodigiano porta con sé per condividere questa esperienza con anziani e sofferenti. «Qualcuno potrebbe dire che siamo pazzi a venire a Madrid a prenderci tutto questo sole - ride Marco Santini di Secugnago -. Ma ciascuno ha una sua motivazione personale per essere qui e c’è una voglia di stare insieme che è palpabile». Miriam Rossi di Guardamiglio invece mercoledì ha partecipato alla festa dell’Azione Cattolica: «Ma lo sai che c’è anche in Burundi?» si stupisce.

Sì, ognuno sta proprio vivendo un’esperienza che grazie alla diocesi di appartenenza, al gruppo cui è aggregato, alle linee di metro che percorre, non per ultima alla sensibilità personale, non può che essere unica. Così ha augurato monsignor Nosiglia: «Ascoltate quella Parola speciale, ne basta una sola, che Dio ha in serbo per voi in questa Gmg».

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