Sudmilano, il mercato cerca ingegneri, operai e autisti del bus

Sono alcuni dei profili segnalati sulla piattaforma dell’Afol, il cui obiettivo è contrastare la disoccupazione

Ingegneri, idraulici e operai, ma anche elettricisti e autisti di scuolabus. Sono alcuni dei profili ricercati dalle aziende del Sudmilano e presenti sulla piattaforma di Afol metropolitana, l’azienda speciale consortile partecipata dalla Città metropolitana di Milano con oltre una settantina di Comuni, che si pone l’obiettivo di prevenire e contrastare la disoccupazione, migliorare la qualità dell’occupazione, favorire lo sviluppo del capitale umano e sostenere lo sviluppo locale.

Nascono così i centri per l’impiego, uno dei quali presente a San Donato, il cui scopo è quello di agevolare l’inserimento lavorativo e l’individuazione di risorse umane rispondenti alle effettive esigenze aziendali. Promosso proprio con Afol metropolitana, di recente a Vizzolo si è svolto un workshop aperto all’intero territorio e dedicato a chi cerca lavoro, che ha visto anche un primo colloquio di selezione con due esperti del settore. Tra i profili di lavoro ricercati dalle imprese del Sudmilano e presenti sulla piattaforma di Afol, figurano invece ingegneri, elettricisti e operai, ma non mancano neppure i cablatori e gli autisti di scuolabus. Il tutto completato da impiegati, addetti alle consegne, tecnici elettronici e meccanici: per quanto riguarda la tipologia di contratti, in buona parte sono a tempo determinato, mentre in un minor numero di casi sono a tempo indeterminato o di apprendistato.

Ma in alcuni settori c’è anche il rovescio della medaglia, come ha rimarcato il segretario generale di Confcommercio Milano-Lodi-Monza e Brianza Marco Barbieri durante una tavola rotonda organizzata un paio di mesi fa proprio a Melegnano, che nel cortile d’onore del castello Mediceo ha visto la presenza di diversi relatori di prestigio per affrontare il tema dello sviluppo produttivo nel Sudmilano: secondo il leader dell’organizzazione attiva a livello territoriale, anche sul territorio una buona percentuale di imprese cerca ma non trova occupati, è il caso in particolare di baristi, camerieri o panettieri. Per ovviare ad una situazione di questo tipo, secondo Barbieri diventa necessario incentivare le scuole di formazione, grazie alle quali sarebbe possibile trovare nuovi profili lavorativi.

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