LAVORO Dopo la scomparsa dei navigator un boom di candidati per 120 posti nei centri per l’impiego

Hanno presentato domanda in più di 1800, nel Lodigiano la richiesta è di 24 operatori

In forte discesa il numero di nuclei familiari sostenuti in Provincia di Lodi con il reddito di cittadinanza o la pensione di cittadinanza: secondo l’ultima rilevazione sono stati 1.676 nel mese di novembre, a settembre erano 2mila 159. E intanto mentre sono spariti dai radar i navigator, il concorso per 120 posti di addetti nei centri per l’impiego di Città Metropolitana, provincia di Lodi e provincia di Pavia, ha visto l’iscrizione di 1.860 candidati.

Il reddito di cittadinanza, come era conosciuto, di fatto ha le ore contate. Nel 2024 sarà abrogato, ma già nel 2023 avrà un volto ben diverso: sulla carta basterà rifiutare la prima offerta di lavoro per vederselo revocare. Anche se spesso in passato il problema del reddito di cittadinanza è stato proprio arrivare a formulare un’offerta di lavoro congrua: ora sarà sufficiente avanzare una proposta, e in caso di rifiuto il beneficio salterà. Di fatto si prepara il terreno a togliere la misura, che in questi anni ha svolto più una funzione sociale di sostegno al reddito piuttosto che di stimolo alle politiche attive del lavoro.

E i numeri del reddito di cittadinanza, almeno in provincia di Lodi, sono già in forte calo: a novembre, mese dell’ultima rilevazione Inps, i percettori in provincia di Lodi sono stati 1.705, di cui 1.439 per il reddito di cittadinanza, 237 per la pensione di cittadinanza. Le persone coinvolte, che hanno vissuto grazie al contributo, sono state 3mila 257, di cui 2mila 991 con il reddito, 266 con la pensione di cittadinanza. A settembre tra reddito e pensione i percettori erano 2mila 159 con 4mila 595 persone coinvolte. In soli tre mesi il sostegno è venuto meno per 454 percettori. Settembre del resto era stato il mese con il picco di percettori: a maggio erano stati 2mila 035, a gennaio 2mila 035. Ora siamo ampiamente sotto i 2mila percettori. Salgono invece a novembre gli importi medi erogati, 540,40 euro per il reddito di cittadinanza, contro i 512,85 di settembre, 264,78 euro per le pensioni di cittadinanza contro i 232,88 di settembre.

Rispetto ai percettori complessivi nel corso del 2022, primi 11 mesi da gennaio a novembre, si rileva invece come il numero sia sostanzialmente stabile rispetto al 2021, molto lontano dai picchi conosciuti al debutto della misura nel 2019, ad aprile 2019: in quell’anno, per 9 mesi, i percettori furono 3mila 631, nel 2020 erano già scesi a 2mila 866, nel 2021 furono 2mila 608, nel 2022 2mila 578, con la possibilità di avvicinarsi al valore dell’anno scorso in quest’ultimo mese di dicembre, quando potrebbero maturare le ultime istruttorie avanzate nei mesi precedenti. Questa consistente fetta di cittadini, peraltro, ha ormai perso definitivamente il supporto dei navigator, i professionisti che erano stati assunti con contratto a tempo determinato proprio per incrociare i dati dei percettori del reddito con le imprese alla ricerca di lavoratori. Dopo le mille polemiche sugli scarsi risultati ottenuti, e poi dopo le tensioni sindacali per il rinnovo del contratto, dopo l’estate sono usciti definitivamente dai radar, senza rinnovo dell’incarico.

A Lodi, degli 11 iniziali, erano rimasti in 3. Gli altri, come in tutta Italia, si erano già ricollocati, molti tentando e passando, almeno nella nostra regione, il maxi-concorsone da 1.000 posti in tutta Lombardia proprio per operatori per i centri per l’impiego.

La dotazione prevista per Lodi nel piano di potenziamento dei centri per l’impiego era di 43 operatori di mercato del lavoro e 11 specialisti di mercato del lavoro. Con il maxi-concorsone regionale (e dopo un rapido, forte turn-over) non sono andati a copertura tutti i posti disponibili. Per questo la Provincia di Lodi ha stretto convenzione con la Provincia di Pavia e la Città Metropolitana di Milano affinché quest’ultima potesse gestire il concorso per l’assunzione degli operatori del mercato del lavoro ancora necessari rispetto alla dotazione prevista. Ne è uscito il bando per 120 posti, di cui 73 unità per la Città Metropolitana di Milano, 24 per la Provincia di Lodi, 23 per quella di Pavia. I termini per la candidatura sono scaduti e hanno presentato domanda 1.860 candidati. Sarà attivata quindi una pre-selezione per arrivare al numero di 600 partecipanti al concorso. Le date delle prove non sono ancora state comunicate.

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