Zelo, due classi in quarantena: «Ma la scuola rimarrà aperta»

Il sindaco Angelo Madonini invita «a non aver timore». La connessione Internet però è un problema

Emiliano Cuti

«La scuola non deve chiudere e i genitori non devono avere alcun timore a portare i propri figli negli istituti di Zelo». È netta la presa di posizione del sindaco Angelo Madonini, dopo l’avvio della didattica a distanza per le scuole superiori e l’esplosione di casi di positività nell’istituto comprensivo di Zelo con due classi in quarantena. «È un momento difficile, perché in svariate realtà del territorio si moltiplicano le positività - dichiara Madonini -. I dirigenti scolastici e gli stessi enti comunali si stanno impegnando al meglio e non ho timori, perché uno dei padri di questa repubblica, ossia Piero Calamandrei, ha espresso un pensiero che faccio mio: la scuola è un organo costituzionale, perché genera il sangue della nostra democrazia».

Lo stesso primo cittadino ha una figlia che frequenta la primaria. «Non voglio che stia a casa a riempire il tempo in videolezioni – continua il primo cittadino -. Preferisco che mia figlia cresca e cresca bene, che abbia un’istruzione adeguata alla sua età. Voglio che non le venga precluso questo suo diritto». Tuttavia se molti istituti hanno dovuto rincorrere la didattica a distanza, a Zelo non sono stati colti di sorpresa. «Siamo preparati e già lo facciamo, con la didattica integrata, quando ad esempio un ragazzo è assente – sottolinea il dirigente scolastico Paolo Antonucci -. Il vero problema è la copertura Internet del territorio. Noi abbiamo cercato una soluzione fornendo schede sim»

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