Vaccini, seguire la linea di Macron? L’Italia si divide

Green pass obbligatorio per accedere a bar e ristoranti

Piace a mezza Europa (meno in Italia) la stretta imposta da Macron in Francia dal 1 agosto: green pass per accedere a bar, ristoranti, cinema, musei e mezzi pubblici e obbligo vaccinale per il personale sanitario pena la sospensione dello stipendio. Nel giro di qualche ora già un milione di persone si era prenotato per vaccinarsi. Ad aprire la strada era stata la Danimarca in primavera, mentre in Lituania e Lettonia solo le persone vaccinate possono consumare pasti al ristorante, andare in palestra, al cinema e a teatro. Gli altri si siedono fuori. In Germania ristoratori e albergatori possono - ma non è obbligatorio, e le regole variano da Land a Land e persino da un’azienda all’altra - chiedere ai visitatori di mostrarla, e di lì decidere di accordare o meno l’ingresso. Come la Francia, anche Cipro e Lussemburgo permettono l’ingresso in bar, pub, hotel e ristoranti solo a chi è vaccinato e mostra un «pass» che lo provi. In Portogallo dal 10 luglio vige l’obbligo di richiedere a tutti i turisti e residenti un certificato vaccinale, nei ristoranti, per dare un posto a sedere. Anche in Grecia, ha detto il premier Kyriakos Mitsotakis, presto entreranno in vigore regole più severe: i luoghi della cultura così come ristoranti e bar non saranno accessibili più a chi non è vaccinato. «Sono d’accordo con quello che ha fatto la Francia» e «se il governo italiano» metterà in campo gli stessi provvedimenti «saremo pronti a farlo convintamente» ha detto il presidente della regione Liguria, Giovanni Toti. «Se non si vuole proporre l’obbligo vaccinale per alcune categorie - ha detto - si agevoli la volontà delle persone dando la possibilità ai vaccinati di fare una vita normale. Chi sceglie di non usufruire di quanto la scienza e la tecnica ha messo a disposizione, ne pagherà le conseguenze in qualità della vita».

Anche il governatore della Regione Lombardia Attilio Fontana si è detto disponibile: «Penso che noi saremo sicuramente favorevoli a una misura di questo genere», ha sottolineato. «A Roma mi sembra che ci sia una riunione con il Garante della Privacy perché pare esistano problematiche di questo genere» ha aggiunto. Per i 5 Stelle l’idea è prematura, mentre è contraria la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni: «L’idea di utilizzare il green pass per poter partecipare alla vita sociale è raggelante - ha scritto su Twitter -, è l’ultimo passo verso la realizzazione di una società orwelliana. Una follia anticostituzionale che Fratelli d’Italia respinge con forza. Per noi la libertà individuale è sacra e inviolabile». Contrario anche Salvini mentre Roberto Calugi, direttore generale di Fipe-Confcommercio ha dichiarato: «Non è accettabile che, per raggiungere l’immunità di gregge, si finisca per penalizzare sempre le solite categorie. I pubblici esercizi hanno pagato più di ogni altro settore nei 16 mesi della pandemia».

© RIPRODUZIONE RISERVATA