Un’altra pace, sempre di Lodi, risolse lo scisma dei tre antipapi

Il 19 dicembre 1413

Impossibile raccapezzarsi in quell’intricato ginepraio. Non erano solo i vecchi preti di campagna, indignati e sbigottiti, a non capire cosa stesse succedendo, erano anche i potenti abati delle ricche abbazie sparse per l’Europa che non riuscivano a destreggiarsi dentro quel guazzabuglio. A governare la Chiesa cattolica, in quel lontano 1413, non c’era il papa. Ce n’erano tre. E tutti e tre dichiaravano di essere il vero successore dell’apostolo Pietro. Valli a capire quei cardinali che per denaro, regalie e ricche commende si erano divisi in tre conclavi.

Uno dei tre era Baldassarre Cossa, cardinale a soli 32 anni e poi diventato legato di Bologna e delle Romagne. A quell’epoca di papi ce n’erano due: Gregorio XII eletto a Roma e Benedetto XIII ad Avignone. Il Cossa cercò di risolvere la situazione indicendo nel 1409 un concilio a Pisa, dove Gregorio e Benedetto vennero deposti ed eletto un terzo, Alessandro V. Ma i due non si dimisero, così che di papi non ce n’erano più due, ma tre. Un anno dopo Alessandro V morì. E allora i cardinali suoi elettori lo sostituirono con il Cossa, che prese il nome di Giovanni XXIII. Lo scisma proseguì sconvolgendo nazioni, diocesi, parrocchie e conventi. Chi era il vero papa? Il romano Gregorio XII, l’avignonese Benedetto XIII o il napoletano Giovanni XXIII? Quest’ultimo iniziò a brigare per eliminare gli altri due contendenti e andò a cercare aiuto nel nuovo imperatore Sigismondo di Lussemburgo, che scese in Italia per riportare la pace nella Chiesa. Voleva far dimettere i tre, papi o antipapi che fossero, e poi farne eleggere un quarto per porre fine allo scisma. Il potente signore di Lodi era Giovanni Vignati, che candidò la propria città a ospitare l’imperatore e Giovanni XXIII. I quali accettarono l’invito.

L’ingresso trionfale di Sigismondo e Baldassarre Cossa in Lodi avvenne il 2 dicembre 1413. A Lodi per quaranta giorni le due massime autorità, parlando in latino, discussero sul futuro della Chiesa. E a Lodi decisero, per porre fine allo scisma, di convocare un concilio che si sarebbe tenuto a Costanza, in Germania, dove sarebbero stati invitati i tre papi, che avrebbero dovuto rinunciare alla tiara per consentite l’elezione di un nuovo pontefice. Giovanni XXIII accettò le proposte dell’imperatore, ma in cuor suo era certo che a Costanza sarebbe stato lui a spuntarla come legittimo papa. La bolla pontificia “Ad pacem”, emanata a Lodi, che sancì la convocazione del concilio di Costanza, porta la data del 9 dicembre 1413. Nella notte di Natale di quell’anno, nel duomo di Lodi, Giovanni XXIII e l’imperatore cantarono la messa. Ai primi di gennaio del 1414 lasciarono il Lodigiano per raggiungere Cremona.

Il concilio si aprì nel novembre del 1414 a Costanza, dove ne capitarono di tutti i colori. Alla fine i padri conciliari dichiararono antipapi Giovanni XXIII e Benedetto XIII. Il terzo, Gregorio XII, preferì dimettersi. Due anni dopo Martino V fu acclamato unico e vero papa, chiudendo il più tormentato periodo della storia della Chiesa.

Il 27 settembre 1958 il cardinale Roncalli, patriarca di Venezia, giunse a Lodi per celebrare gli 800 anni della fondazione della città. Nel palazzo vescovile la sua attenzione fu attirata dal grande quadro - tuttora presente nella Sala Gialla - che si diceva raffigurasse Baldassarre Cossa. Qualcuno gli disse che era il ritratto dell’antipapa Giovanni XXIII, un altro intervenne dichiarando che si trattava bensì di un papa legittimo. A troncare la diatriba fu il patriarca, che sorridendo sentenziò che tutto si sarebbe risolto in futuro, quando un altro papa avrebbe deciso di prendere quel nome. Se si chiamerà Giovanni XXXIII - disse - vorrà dire che questo è un antipapa – se invece prenderà il nome di XXIV significa che il Cossa fu papa a tutti gli effetti. Un mese dopo, il 28 ottobre 1958, il patriarca di Venezia venne eletto vescovo di Roma: Giovanni XXIII.

È indiscutibile che l’idea di quel nome gli venne dopo la visita compiuta a Lodi. Ma papa o antipapa che dir si voglia, la bolla pontificia “Ad pacem” che risolse lo scisma d’occidente fu emanata a Lodi. Dove un patriarca bergamasco decise di chiamarsi Giovanni XXIII.

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