STRESA Si schianta una cabina della funivia: quattordici morti, bimbo gravissimo

Tragedia sull’impianto per il Mottarone, Giovannini: commissione d’inchiesta

Quattordici morti e un bimbo ferito in modo grave: è il pesantissimo bilancio dell’incidente avvenuto ieri sulla funivia Stresa-Mottarone, nel Verbano. Ieri mattina una cabina dell’impianto è precipitata a circa 300 metri dalla vetta della montagna che si affaccia sul Lago Maggiore, in uno dei punti dove la distanza dal suolo è maggiore. A causare il disastro è stato, secondo una prima ricostruzione, il cedimento di una fune. Sul posto si sono portati i vigili del fuoco del comando provinciale di Verbania, quelli del distaccamento di Gravellona Toce e di Stresa, con anche un elicottero. Due gli elicotteri del 118. Purtroppo non c’è stato nulla da fare per 13 degli occupanti della cabina. Trovati invece ancora in vita due bambini di 9 e 5 anni, trasportati in codice rosso all’ospedale Regina Margherita di Torino con due eliambulanze. Uno di loro è però spirato in serata.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, esprimendo il proprio cordoglio, ha aggiunto un richiamo «al rigoroso rispetto di ogni norma di sicurezza per tutte le condizioni che riguardano i trasporti delle persone». Cordoglio anche da parte del premier Mario Draghi, che ha seguito ogni aggiornamento sulla tragedia in costante contatto con il ministro Enrico Giovannini, con la Protezione Civile e con le autorità locali. Lo stesso Giovannini oggi sarà sul posto con il governatore del Piemonte Alberto Cirio e ha annunciato l’apertura di una commissione per fare luce su quanto accaduto. «La sicurezza degli utenti deve essere la priorità numero uno per chi gestisce le strutture. Il Governo investirà in questo campi più di quanto fatto in passato», ha detto. «Procediamo per omicidio colposo plurimo e lesioni colpose. Ci sono poi reati colposi di attentato alla sicurezza dei trasporti che dobbiamo verificare anche in base alla natura pubblica o meno del trasporto» ha invece dichiarato Olimpia Bossi, pm di Verbania.

La funivia sale da Stresa (altitudine 205 metri) fino al Mottarone, 1.385 metri di quota, divisa in due tronconi ciascuno con due cabine dalla portata di 35 persone. Il tragitto dura circa 20 minuti. L’impianto era stato revisionato e sottoposto a manutenzione straordinaria tra il 2014 e il 2016, restando chiuso. L’azienda Leitner, che si occupò di quel lavoro, parla di un ultimo controllo magnetoscopico della fune è a novembre del 2020. La funivia era rientrata in funzione lo scorso 24 aprile dopo lo stop per Covid.

Non si tratta del primo disastro legato a un impianto a fune in Italia. Il più grave resta quello di Cavalese nel 1976, quando si ruppe un cavo d’acciaio mentre la cabina stava scendendo dall’Alpe Cermis: 42 le vittime. Lo stesso Cermis fu teatro dell’incidente del 1998 quando un aereo militare Usa, volando a una quota inferiore a quanto concesso dai regolamenti, tranciò il cavo della funivia, facendo precipitare la cabina e causando 20 morti.

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