SICCITA’ Il Po sembra scomparso al vecchio Transitum Padi a Corte Sant’Andrea VIDEO

L’alveo del fiume è diventato un deserto, bloccato anche il passaggio dei pellegrini della Francigena

Sara Gambarini

Mancano le parole di fronte a tanta desolazione. Fra le campagne di Corte Sant’Andrea il Po sembra come scomparso. Maurizio Cinquanta infatti ci accompagna col suo camion là dove del Grande Fiume non è rimasto che un rivolo. Scendiamo dal mezzo, facciamo pochi passi e gli chiediamo: «Il Po dov’è?». Maurizio ci risponde: «Ci siete dentro». In quel momento realizziamo di essere in mezzo al Po, ma il Po non c’è. È a circa 600-700 metri di cammino. Lo vediamo in lontananza. C’è, ma ci si può camminare dentro per un buon pezzo con l’acqua alle caviglie: il nostro Luigi Tommasini, macchina fotografica al collo, lo fa. Ritorniamo indietro, verso il camion. Passo dopo passo la sabbia ci si accumula sui piedi. La terra ci appare spaccata dall’arsura. Qua e là rifiuti (forse sarebbe il caso di approfittare della siccità per ripulire il letto del fiume): un copertone, uno pneumatico da trattore tagliato, un paio di lattine, tronchi e quel che resta di una rete da pesca. Ma di pesci nemmeno l’ombra. In una grossa pozzanghera (una pozzanghera nel letto del Po, proprio così), alcuni pesciolini minuscoli nuotano. Ma per quanto? Una settimana o poco più forse. «Due settimane fa l’acqua si era già ritirata, c’era parecchia terra scoperta, ma nel giro di due settimane si è creato il deserto totale», racconta Maurizio, falegname, di casa a Corte Sant’Andrea, all’Osteria della Corona, dove dal 1939 Renato Forni e sua moglie portano avanti la trattoria. «I tavoli e il bancone sono ancora quelli di una volta - ci racconta Nicola Cinquanta , il nipote 22enne che desidera portare avanti la vita sul Po e l’osteria -. Adesso si riesce ancora a pescare perché i pesci si radunano tutti nei punti di maggiore acqua, ma ce ne sono meno, il Po è basso, così non lo avevo mai visto», osserva il ragazzo.

La siccità a Corte Sant’Andrea. Video di Sara Gambarini

Ecco il Po in questi giorni.... Video di Sara Gambarini

Ma è troppo basso anche per navigare. Poco prima infatti un pellegrino della via Francigena aveva chiamato all’osteria per avere informazioni: desiderava essere “traghettato” in barca alla sponda di Calendasco. Ma l’attracco del guado di Sigerico, a Corte Sant’Andrea, è inservibile: a causa della mancanza di acqua si è inclinato. Attraccare è difficilissimo. Così lo storico traghettatore Danilo Parisi , per continuare a garantire il servizio ai pellegrini, ha cominciato ad attraccare 30 metri più a monte del guado: la scorsa settimana però ha dovuto rinunciare anche in quel punto.

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