Scoppia l’inferno al porto di Beirut: più di 100 morti e migliaia di feriti VIDEO

Duplice esplosione sventra edifici e fa saltare le auto, si temeva un attentato

Due potentissime esplosioni, avvenute a breve distanza di tempo nella zona del porto, hanno devastato intere aree della capitale del Libano, Beirut. Sono almeno 100 i morti, da quanto ha riferito il ministero della Salute libanese, ma si tratta senz’altro di un numero destinato ad aumentare. Moltissimi anche i feriti di cui tanti in gravi condizioni che stanno affollando gli ospedali della capitale libanese. Tra loro, anche un militare italiano impegnato nella missione Unifil, che è stato ferito in modo lieve al braccio. Dopo le esplosioni - che secondo alcuni testimoni sarebbero state avvertite fino a Cipro - il premier Hassan Diab ha deciso che quella di mercoledì sarà, in Libano, una giornata di lutto nazionale e ha parlato di una «castarofe» della quale i responsabili saranno «chiamati a rendere conto». Gli ha fatto eco il governatore di Beirut Marwan Abboud, che tra le lacrime ha detto che quanto è successo nella capitale libanese ricorda « Hiroshima e Nagasaki». Nelle immagini diffuse sulle tv locali e sui social si vede una densa colonna di fumo bianca seguita da esplosioni secondarie, minori e colorate. Pochi istanti dopo, una gigantesca onda d’urto a forma di fungo, che colpisce via via diversi palazzi, facendoli collassare. Il primo scoppio, di cui non si conoscono ancora le cause, è avvenuto in un magazzino di fuochi d’artificio seguito da una seconda più potente esplosione. All’interno c’erano, da quanto ha riferito il ministero dell’Interno, materiali «altamente esplosivi» posti sotto sequestro.. Danneggiati centinaia di edifici, tra i quali anche il Palazzo Baabda, residenza del presidente. Hezbollah e Israele hanno negato qualsiasi coinvolgimento.

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