San Silvestro a teatro per festeggiare con “Sconcerto”
ALLE VIGNE A Lodi spettacolo con Raffaello Tullo, un intrattenimento che mescolerà generi diversi
Uno spettacolo innovativo che declina stili, registri e linguaggi diversi, un mix tra musica e teatro, tra solennità e comicità, tra esecuzioni classiche e cabaret. In altri termini, tra chi vuole “concertare” e chi, invece, “sconcertare”. La sera di San Silvestro al Teatro alle Vigne si annuncia molto divertente e ricca di colpi di scena. Per festeggiare l’anno nuovo, lo stabile di via Cavour ha puntato su Sconcerto, spettacolo con protagonista Raffaello Tullo, già componente della Rimbamband che in un paio di occasioni ha fatto spellare le mani al pubblico di Lodi. I biglietti sono esauriti: l’inizio è previsto alle 22.15 e la serata si chiuderà con il brindisi di mezzanotte a base di spumante e panettone. Sconcerto avvicina qualsiasi tipo di pubblico all’altisonante universo della musica classica, annullando di fatto quel timore reverenziale che da sempre caratterizza questo genere. Da una parte c’è infatti un’orchestra di altissimo profilo (l’Orchestra sinfonica di Asti) che vuole incantare il pubblico con l’esecuzione di brani di repertorio classico; dall’altra, un grintoso showman (Raffaello Tullo) che cerca il suo palcoscenico per esprimere il suo talento. Un incidente di percorso farà incontrare due mondi quasi agli antipodi: ne deriverà un braccio di ferro a suon di musica e colpi di bacchetta. Sconcerto è uno spettacolo che mescola, in maniera sapiente, l’intrattenimento brillante e sagace con la musica dal vivo, mischiando linguaggi, stili, generi, citando film e colonne sonore, con un ritmo comico frenetico e incalzante. È uno show che mette pace fra generazioni lontane, perché è l’unico che può trasformare un grande classico come Va pensiero in un pezzo di musica trap e che modernizza la famosa scena di Typewriter di Jerry Lewis trasformandola in Whatsappwriter, sostituendo l’ormai desueta macchina da scrivere col più moderno smartphone. Ed è un percorso di ricerca raffinata che esplora la musica a tutto tondo: dalla Danza Ungherese n.5 di Brahms, passando dalla Primavera di Vivaldi e dai capolavori di Strauss, ma che poi si contamina di pezzi pop, cosa che da un’Orchestra non ci si aspetterebbe mai.
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