Profilassi per i professori ma 3 su 10 sono “No vax”

Il governo: per ora persuasione, poi valuteremo anche l’obbligo vaccinale

Il governo è al lavoro per prevedere l’obbligo vaccinale per gli insegnanti di scuola in vista della ripresa delle lezioni in presenza a settembre. Si pensa di estendere l'obbligo anche ai lavoratori. Secondo un sondaggio di ScuolaZoo condotto su 46 mila ragazze e ragazzi di età compresa tra i 14 e i 19 anni, otto studenti su dieci si dicono favorevoli all’obbligo vaccinale per i docenti. Il 78% degli intervistati pensa sia giusto mettere l’obbligo per i docenti, la percentuale scende al 68% per i favorevoli ad estenderlo anche agli studenti. Sorprende invece che quasi 3 studenti su 10 dichiarano di avere prof apertamente no vax.

«Dobbiamo iniziare l’anno scolastico coi nostri ragazzi in presenza, non possiamo privare i nostri ragazzi della scuola perché la scuola è un luogo di apprendimento ma anche di formazione, in tante realtà è anche inclusione sociale» ha detto il sottosegretario al ministero della Salute, Andrea Costa. «Per raggiungere questo obiettivo - spiega Costa - la vaccinazione del personale docente e scolastico è un obiettivo che dobbiamo raggiungere assolutamente. Abbiamo ancora qualche giorno e qualche settimana davanti a noi per cercare di fare un’opera di persuasione e convincimento, per far comprendere a questi concittadini quanto sia importante la loro vaccinazione. È chiaro che se il problema dovesse persistere dobbiamo valutare anche l’ipotesi di introdurre l’obbligo vaccinale per questa categoria, perché diventa un elemento di garanzia, così come è importante vaccinare i giovani» rimarca ancora il sottosegretario. «È vero che il giovane contagiato può non avere conseguenze gravi, ma permette al virus di continuare a circolare e possono nascere nuove varianti, e questo non possiamo permettercelo» conclude Costa. I presidi però hanno detto che se il piano vaccinale non proseguirà a ritmo sostenuto, l’unica soluzione è iniziare l’anno scolastico ancoaa con la didattica a distanza.

«La parola d’ordine a settembre deve essere far tornare a scuola in sicurezza tutti gli studenti. Se vogliamo che i nostri alunni rientrino in classe in presenza bisognerà raggiungere almeno l’80% della capienza degli autobus» ha invece detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti parlando di un altro spetto al vaglio del governo, quello dei trasporti. Sul tema delle vaccinazioni è poi intervenuto anche il leader del Carroccio, Matteo Salvini che nei giorni scorsi, come la collega di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ha fatto la prima dose. «Io come tutti gli italiani che non saltano la fila, mi sono prenotato, non mi vaccino in base a quello che dice Draghi. Poi c’è qualche giornalista o politico che salta la fila. Mi sono vaccinato, ho fatto quello che un 48enne in buona salute decide di fare liberamente. Però da vaccinato non mi sento di imporre niente a nessuno, specialmente ai ragazzi e ai bimbi», ha concluso.

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