PREZZI Taglio di 25 cent sui carburanti. Bollette in 24 rate per le imprese

Varato dal governo il decreto: ok allo “sconto” su benzina e diesel fino al 30 aprile

Tagli su benzina e diesel per circa 25 centesimi al litro per 30 giorni, bollette calmierate per le famiglie con Isee sotto i 12mila euro e possibilità per le imprese di rateizzare quelle per i consumi di maggio e giugno per un massimo di 24 mesi. Mario Draghi vara il “tagliaprezzi” e mette in campo altri 4,5 miliardi contro il caro energia e l’impennata dei costi alla pompa. Il premier ne ha parlato in cabina di regia con i capidelegazione dei partiti ma ha chiesto «massima riservatezza» sulle misure perché considerate market-sensitive information.

Il lavoro sui conti e le risorse è andato avanti fino a tarda sera, con i ministri in pressing per incassare l’ok alle misure che servono al tessuto imprenditoriale di riferimento. Esulta allora Giancarlo Giorgetti che porta a casa la possibilità per le imprese di varare un bonus da massimo 200 euro di buoni carburante per i loro dipendenti che non saranno tassati. «È una proposta di buonsenso che aiuta i pendolari in questa fase critica di aumento dei carburanti», ha ribadito il titolare del Mise che ottiene l’ok del Governo anche per il controllo delle esportazioni verso paesi extracomunitari di materie prime strategiche delle filiere produttive. Per queste esportazioni le aziende dovranno notificare al Mise e agli Esteri almeno 10 giorni prima l’avvio delle operazioni e potranno procedere solo con un’autorizzazione dell’esecutivo, pena una sanzione non inferiore a 100mila euro.

Un fondo ad hoc da 140 milioni viene creato per le imprese che operano nella pesca e nell’agricoltura e risorse mirate sono stanziate anche per gli autotrasportatori, che beneficeranno anche di una riduzione dei pedaggi. Avanti anche con il credito di imposta per energivori e gasivori e anche per le altre imprese attraverso la cessione del credito. Contro le speculazioni arriva poi “Mister prezzi”, garante per la trasparenza che potrà richiedere alle imprese dati, notizie ed elementi specifici sulle motivazioni degli aumenti e, in caso di un mancato riscontro entro 10 giorni dalla richiesta, prevedere dalle multe che vanno dei 500 a 5.000 euro.

«Prendiamo provvedimenti importanti motivati dalla necessità di dare una risposta alle conseguenze della guerra, interveniamo per aiutare cittadini e imprese a sostenere i ricavi dell’energia, in particolare le famiglie più bisognose e le filiere produttive più esposte», ha detto Draghi in conferenza stampa.

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