Ordinanza firmata, mascherine via da venerdì. Obbligatorie solo al chiuso fino al 31 marzo

Buone notizie anche dal delicato fronte delle ospedalizzazioni dei più piccoli

Da venerdì non serviranno più le mascherine all’aperto in tutta Italia. I contagi covid continuano a diminuire nel nostro Paese e il governo sta allentando le misure per tenere sotto controllo la pandemia. In questa direzione vanno le nuove regole per la gestione dei casi Covid nelle scuole e per le quarantene, così come la riapertura delle discoteche. Il 31 gennaio il governo Draghi aveva deciso di prorogare per altri 10 giorni la misura dell’obbligo delle mascherine all’aperto indipendentemente dalla zona.

L’ordinanza scade domani e ieri il ministro Speranza ha firmato l’ordinanza che toglie l’obbligo da venerdì. Resteranno invece obbligatorie al chiuso fino al 31 marzo. Per il sottosegretario alla Salute Andrea Costa si tratta di «un segnale di fiducia per gli italiani dopo anni di restrizioni. Dobbiamo essere consapevoli della nuova fase; gradualmente allenteremo le restrizioni, anche legate all’obbligo di mascherine all’interno dei locali». Per quanto riguarda la capienza degli stadi invece si va verso il 75% dal 1° marzo. Da lunedì scorso invece il Green pass, per chi ha tre dosi, avrà durata illimitata mentre la quarantena è stata dimezzata a cinque giorni per i non vaccinati. Buone notizie anche sul fronte dei ricoveri dei più piccoli: per la prima volta da inizio gennaio cominciano a scendere i ricoveri pediatrici per Covid, rimasti finora stabili rispetto alla curva delle ospedalizzazioni degli adulti. Lo ha reso l’Associazione degli ospedali pediatrici italiani. Nella rilevazione del 7 febbraio, i ricoverati da zero a 18 anni sono 188: 175 in area medica e 13 in terapia intensiva. Di questi, 96 hanno da 0 a 4 anni e 92 da 5 a 18 anni. I ricoveri per Covid sono il 54,8% (103 su 188), mentre con Covid (positivi con altra patologia) sono il 45,2%, cioè 85 su 188.

«Osserviamo una diminuzione delle ospedalizzazioni pediatriche, ci auguriamo davvero che sia l’inizio di una discesa nelle prossime settimane. Una piena ripresa delle attività programmate negli ospedali pediatrici è molto importante», ha osservato il presidente di Aopi e direttore generale dell’Ospedale Meyer di Firenze Alberto Zanobini. Nel rilevamento del 31 gennaio, tra bambini e ragazzi risultavano 210 ricoverati, di cui 198 in area medica e 12 in rianimazione. Di questi, 113 tra zero e 4 anni, e 97 tra i 5 e i 18 anni. In area intensiva, 10 su 12 erano bambini tra zero e 4 anni. Dei ricoverati in area medica e rianimazione il 74,2% (72 su 97) non vaccinati. Numeri, questi, che dopo il picco verificato nei giorni intorno all’Epifania, mostravano che si era raggiunto un plateau che non accennava a modificarsi. Il trend dei ricoveri del mese di gennaio elaborato da Aopi mostrava infatti una situazione sostanzialmente invariata per 4 settimane di seguito: al 10 gennaio i ricoverati tra bambini e ragazzi erano 212; il 17 gennaio erano 206; il 24 erano 210; il 32 ancora 210.

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