L’Italia da lunedì prossimo: bianca e senza mascherina

Anche la Val d’Aosta lascia il giallo. Effetto vaccini: -90% di ricoveri negli ospedali

Da lunedì anche la Val d’Aosta lascerà il giallo e passerà in zona bianca; in questo modo tutto il Paese sarà a rischio bassissimo di contagio. Sempre da lunedì si potrà circolare all’aria aperta senza indossare la mascherina. Buone notizie anche sul fronte dei ricoveri. Il monitoraggio della fondazione Gimbe nella settimana 16-22 giugno 2021 rivela che i reparti Covid negli ospedali sono sostanzialmente vuoti. Questo grazie alla vaccinazione a tappeto dei fragili e degli anziani. Attualmente siamo ad una occupazione pari al 4% sia nei reparti medici che in quelli di terapia intensiva. Dal picco del 6 aprile i posti letto occupati in area medica sono scesi da 29.337 a 2.289 (-92,2%) e quelli in terapia intensiva da 3.743 a 362 (-90,3%). Ora l’attenzione si sposta sulla variante Delta che risulta, dai primi dati, essere molto contagiosa. E proprio la scarsità di dati in questo momento non consente di fare previsioni. «In assenza di dati affidabili sulla presenza della variante delta in Italia - puntualizza Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe - tre sono le ragionevoli certezze: innanzitutto il numero di sequenziamenti effettuati è modesto e notevolmente eterogeneo a livello regionale; in secondo luogo, il contact tracing non è stato adeguatamente ripreso, nonostante i numeri del contagio lo permettano; infine, preoccupa il confronto con quanto sta accadendo nel Regno Unito nonostante sia più avanti sul fronte delle coperture vaccinali».

E proprio nel Regno Unito ieri si è registrato un nuovo rimbalzo dei casi di Covid, alimentati dalla variante Delta (indiana) del virus, con una quota giornaliera nuovi positivi pari a 16.703, il numero più alto dal 6 febbraio: circa 500 casi più di mercoledì su quasi a 1,2 milioni di test. Rimane però più contenuto l’incremento del totale dei ricoveri ospedalieri (ora pari a 1.531) grazie all’efficacia vaccinale con una sostanziale stabilità dei morti a livelli bassi (21 nelle 24 ore e 19 il giorno prima). I vaccini somministrati toccano intanto quasi 76 milioni di dosi, col 60,6% di tutta la popolazione adulta interamente immunizzata e l’83% a metà. In Alto Adige invece è scattata la procedura di sospensione nei confronti di 333 sanitari non ancora vaccinati e che non hanno ancora dimostrato di aver fissato un appuntamento per la somministrazione del vaccino. Le prime lettere sono partite e, solo al termine dell’iter burocratico, scatterà la sospensione vera e propria. «I conti si fanno alla fine, ma la fine ancora non c’è. Vanno molto bene le cose, stiamo andando molto bene. Il peggio è sicuramente passato, il virus è all’angolo ma ancora non è finita perché ci saranno sempre dei posti, ancora oggi, nei quali il virus può circolare» ha detto il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri durante il suo intervento nel corso della presentazione del libro di Aldo Morrone «Covid-19 tra mito e realtà», organizzata in Senato.

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