LA STRETTA DEL GOVERNO Subito in vigore l’obbligo del vaccino per gli over 50

Prevista una multa di 100 euro una tantum per chi non sarà in regola dal primo febbraio

La nuova stretta del governo Draghi con l’obiettivo di arginare la variante Omicron porta come principale novità l’obbligo di vaccino per gli over 50. Che sarà valido da subito, perché le norme che lo prevedono entreranno in vigore il giorno successivo alla pubblicazione del decreto in Gazzetta ufficiale, ed è previsto fino al 15 giugno. Il dl prevede, per tutti coloro (lavoratori e non) che non saranno in regola con l’obbligo vaccinale a partire dal 1° febbraio, secondo fonti di Palazzo Chigi, una sanzione di 100 euro una tantum. La sanzione sarà irrogata dall’Agenzia delle entrate, attraverso l’incrocio dei dati della popolazione residente con quelli risultanti nelle anagrafi vaccinali regionali o provinciali. Per i lavoratori è prevista, invece, una sanzione da 600 a 1.500 euro. Ancora, per le persone che andranno senza green pass, almeno quello base, ad esempio, in negozio o in banca è prevista una multa da 400 a 1.000 euro. Che verrà applicata anche a chi è tenuto a controllare. Le attività esenti dall’obbligo di certificato verde base saranno individuate dal dpcm attuativo.

«Ancora una volta abbiamo cercato di anticipare e di provare a gestire questa situazione delicata. L’obbligo vaccinale per gli over 50, in realtà, scatta da quando il decreto viene pubblicato», chiarisce il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa. L’obbligo ’tout cort’, in ogni caso, «non è mai stato un tabù. Valuteremo l’andamento dell’epidemia. A oggi - aggiunge - abbiamo previsto questa estensione che comunque riguarderà 2,5 milioni di concittadini. Una platea molto importante che, dal punto di vista dei dati scientifici, rischia di più dal contagio del Covid».

C’è un altro tema in campo. Dopo l’approvazione dell’obbligo vaccinale per gli over 50, il consenso informato firmato dai cittadini «deve essere modificato con urgenza, pena una raffica di ricorsi in tribunale contro lo Stato italiano», chiede il Codacons. Pronta la replica di Costa, che frena: «Già oggi in presenza di una vaccinazione di massa a tutela della salute pubblica lo Stato interviene e si fa carico, indennizza qualora ci siano delle conseguenze e dei danni sui cittadini. C’è una sentenza della Corte costituzionale che afferma questo.».

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