È morto Messina Denaro

Il boss di Cosa Nostra era stato arrestato lo scorso gennaio, è morto per un tumore in un letto dell’ospedale dell’Aquila

Il boss di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro, arrestato dopo trent’anni di latitanza quando ormai era segnato dalla malattia, è morto questa notte all’ospedale dell’Aquila, dove da alcuni giorni era in coma irreversibile.

Aveva 61 anni e da tempo era malato di tumore al colon.

La prima denuncia per associazione mafiosa è stata quando aveva 18 anni, e da allora ha collezionato decine di condanne. Nel corso di una vita si è macchiato di delitti orribili (uno su tutti, che ha assunto quasi un terribile valore simbolico, l’omicidio di Giuseppe Di Matteo, figlio del pentito rapito da un commando di Cosa nostra, strangolato e sciolto nell’acido nel 1996, ma è stato coinvolto anche nelle stragi di mafia degli anni Novanta che hanno portato alla morte di Falcone e Borsellino), ha gestito un potere infinito e di fatto non ha mai pagato per le sue colpe. Il fantasma del boss ha accompagnato la vita pubblica italiana, dove per trent’anni i governi di ogni colore ne hanno promesso la cattura senza riuscirci, mentre lui invecchiava: le foto segnaletiche che lo ritraevano con lo sguardo sprezzante da play boy della malavita sono state di volta in volta ritoccate per aggiornarne l’età, ma il criminale ha continuato a vivere senza problemi e a comandare nella sua Sicilia.

È stato arrestato soltanto lo scorso 16 gennaio a Palermo, ormai sessantenne e malato, ed è morto questa notte.

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