Da oggi Green pass: certificato obbligatorio per i docenti, a chi rifiuta sospeso lo stipendio

Dal 1 settembre misura in vigore anche sui mezzi pubblici

Scatta ufficialmente da oggi l’obbligo del Green pass per accedere ai ristoranti e ai bar al chiuso, nelle palestre, alle terme, nei centri sportivi e negli stadi. Oltre che ai musei, agli spettacoli, ai convegni e ai concorsi pubblici. Il certificato infatti garantisce che un soggetto sia stato vaccinato, o negativo a un tampone, o guarito dal Covid da meno di 6 mesi. Ieri si è riunita la cabina di regia con il premier Draghi e subito dopo il governo si è confrontato con le regioni per l’estensione del “passaporto verde” ad ulteriori categorie e luoghi a partire da settembre.

Secondo quanto deciso in autunno servirà anche per accedere a mezzi di lunga percorrenza, come treni, aerei e navi e dovranno averlo i docenti universitari e gli studenti. Obbligo anche per il personale scolastico, i docenti che non avranno il certificato saranno sospesi e non riceveranno lo stipendio dopo 5 giorni di assenza. Dall’inizio dell’anno scolastico tutto il personale dovrà dimostrare di essere vaccinato, oppure guarito oppure aver effettuato un tampone con esito negativo. Scatterà dal 1° settembre l’obbligo di Green pass per i trasporti, senza anticipazioni ad agosto, così da consentire l’organizzazione dei controlli. La certificazione dovrebbe essere richiesta per i treni a lunga percorrenza — Alta velocità, Intercity — e per i traghetti extraregionali, ma non per i mezzi che viaggiano all’interno della stessa Regione. Raggiunto anche l’accordo per quanto riguarda la capienza dei mezzi: quella dei trasporti a lunga percorrenza (a cominciare dai treni) dovrebbe passare dal 50% all’80% dei posti disponibili. I tamponi per gli studenti delle scuole secondarie avranno prezzi calmierati: in farmacia costeranno 8 euro fino ai 18 anni e 15 euro per gli altri. I clienti degli alberghi che vogliono accedere ai ristoranti e ai bar al chiuso nelle strutture non dovranno invece utilizzare il green pass, confermando quanto già previsto dal decreto precedente. Nel corso della discussione, parte della maggioranza avrebbe voluto introdurre anche per gli alberghi l’obbligo, ma alla fine si è deciso di mantenere invariata la norma attuale. Infine chi ha fatto due dosi del vaccino di Reithera (quello italiano) sarà esentato dal Green pass, mentre chi ha fatto una sola dose avrà indicazione di fare la seconda dose con un vaccino riconosciuto, per ottenere così la certificazione verde. Dunque, chi ha partecipato alla sperimentazione di Reithera dovrebbe uscire dall’attuale incertezza ed essere esentato per sessanta giorni dal Green pass.

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