COVID Green pass per lavorare in scuole e Rsa. Draghi ribadisce: lo estenderemo

Obbligo anche per gli operatori di mense e imprese di pulizie, ma non per gli studenti

Redazione web

Il Consiglio dei ministri ha approvato il provvedimento che estende l’obbligo del Green pass per chi accede nelle scuole e nelle università, compresi i lavoratori delle mense e delle imprese di pulizia e i dipendenti delle mense, gli addetti alle pulizie in ospedali e Rsa. La disposizione, valida fino al 31 dicembre, «non si applica ai bambini, agli alunni e agli studenti nonché ai frequentanti i sistemi regionali di formazione, ad eccezione di coloro che prendono parte ai percorsi formativi degli Istituti tecnici superiori» e «ai soggetti esenti dalla campagna vaccinale sulla base di idonea certificazione medica rilasciata secondo i criteri definiti con circolare del Ministero della salute», recita il testo che specifica come «i dirigenti scolastici e i responsabili di tutte le istituzioni scolastiche, educative, formative sono tenuti a verificare il rispetto delle prescrizioni». Per chi non rispetta le norme sono previste sanzioni che vanno dai 400 ai 1.000 euro.

A breve però l’obbligo di Green pass potrebbe essere esteso a altri ambiti, come aveva già preannunciato il premier Mario Draghi che avrebbe ribadito il concetto anche ieri ai suoi ministri. «Noi stiamo estendendo il Green pass, lo estenderemo ancora nelle prossime settimane e l’obbligo - come ha detto il presidente del Consiglio - è una facoltà che la Costituzione ci offre», ha ribadito il ministro della Salute Roberto Speranza intervenendo al Festival della Salute. «La linea del Governo è netta. Il Green pass è lo strumento per chiudere questa fase e aprire una fase nuova», ha affermato. Mentre il ministro della Cultura, Dario Franceschini, ha scritto a Draghi e Speranza esortandoli a aumentare le capienza consentite per cinema, teatri e altri spettacoli al chiuso, con l’obiettivo di arrivare al 100% di pubblico dotato di Green pass e e mascherina.

Il certificato verde ieri ha tenuto banco anche alla Camera dove il dl Green è stato approvato con 259 voti favorevoli e 34 contrari, due gli astenuti, dopo tre giorni di discussione in Aula. La Lega alla fine ha votato con la maggioranza, dopo aver sostenuto alcuni emendamenti dell’opposizione. Il testo ora va all’esame del Senato. «Non possiamo permetterci per giochi politici di fermare il paese», aveva avvertito il segretario del Pd, Enrico Letta, ai microfoni di “Radio Anch’io” su Rai Radio1. Con Salvini «non sono duro per partito preso o per pregiudizio politico. Lo sarei con chiunque tenesse quella posizione, lo sono anche con Fratelli d’Italia, che ugualmente strizza l’occhio alla minoranza no vax del nostro paese», ha aggiunto.

Tornando alla scuola, ieri il ministro Bianchi è tornato sulla possibilità di togliere la mascherina all’interno di classi totalmente vaccinate: «La regola è chiara: tutti con le mascherine. Ma ci può essere una deroga futura: quando saremo tutti vaccinati, deve essere un forte incentivo. Non solo per il ragazzo ma per la comunità. Il senso è: ricostruiamo la comunità».

© RIPRODUZIONE RISERVATA