COVID Così cambierà il green pass: per bar, ristoranti e viaggi non basterà più il tampone

Vicina la stretta del governo per frenare la quarta ondata dell’epidemia

Redazione web

In settimana il governo deciderà la stretta che eviterà il peggioramento della situazione epidemiologica. L’esecutivo Draghi dunque si appresta a varare un nuovo decreto che punta ad arginare la quarta ondata. Entro 48 ore è previsto un vertice con le Regioni, poi a metà settimana verrà convocata la cabina di regia: sul tavolo diverse ipotesi, dal super Green pass all’obbligo vaccinale. Palazzo Chigi sta valutando se rendere obbligatorio la terza dose per alcune categorie, in primis medici, docenti e forze dell’ordine. Tuttavia, come riporta Il Corriere della Sera, se i numeri del contagio dovessero peggiorare ancora, il governo potrebbe decretare l’imposizione per tutti gli italiani. Nessuna conferma, al momento, da parte del ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili dell’ipotesi di estensione del Green pass anche per il trasporto pubblico locale. Sembra invece ormai certo la riduzione della validità del Green pass: non più 12 mesi come adesso, ma 9 in modo che il calo della copertura vaccinale, calcolato oltre i 6 mesi dall’ultima dose, venga attutito. Alcune Regioni, poi, spingono per rilasciare il Green pass solo a guariti e vaccinati, mentre chi ricorrerà al tampone non avrebbe accesso alle attività culturali, sociali e ricreative. Nella lista dei luoghi proibiti ai No vax verrebbero inclusi ristoranti e bar, palestre e piscine, cinema e teatri, discoteche e stadi. Impossibile anche partecipare alle feste dopo le cerimonie. Sarebbe invece confermata la possibilità di poter salire sui treni dell’alta velocità e sugli aerei anche solo con il tampone, ma altre fonti invece lo escludono. Con questa modalità sarà consentito l’ingresso nei luoghi di lavoro. Da oggi intanto si parte con la somministrazione delle terze dosi per gli over 40, anticipando di dieci giorni la data inizialmente prevista e tornare a garantire la copertura vaccinale ad una corposa fetta della popolazione. Si valuta anche la possibilità di sottoporsi alla terza iniezioni anche se non sono passati sei mesi, ma solo cinque.

«Abbiamo inaugurato i mercatini, mentre in Baviera, non lontano da qui, i commercianti hanno smantellato le bancarelle - ha detto il sindaco di Trento, Franco Ianeselli, dopo aver visitato l’edizione numero 27 dei mercatini di Natale, quest’anno all’insegna del numero chiuso e del green pass, commentando l’evoluzione della pandemia -. Questo ci dice della precarietà del momento e della prudenza necessaria nei giorni a venire. A Trento abbiamo acceso le luci, un segno di speranza. Guardiamo i bambini che sgranano gli occhi e si meravigliano. Lo facciamo con gioia e con senso di responsabilità. Con tenacia e con consapevolezza. Sappiamo che questo periodo è contrassegnato da paure e da tensioni. Ognuno di noi deve sentirsi responsabile dei propri comportamenti, della salute degli altri, della propria comunità. Perché sia per tutti un Natale di apertura e di fiducia».

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