Come Coppi e Bartali, vince la fotografia di Nardi

La classifica finale del concorso “Scatta la bici” a Lodi indetto da Ciclodi-Fiab

nUn concorso nato tra le mille difficoltà di un anno segnato dalla pandemia, un’iniziativa che ha dovuto cambiare pelle (niente premiazione in presenza), ma che oggi più che mai vuole essere un simbolo della possibilità di immaginare un mondo nuovo. Scatta la bici è stato un successo anche in questo 2020, con decine di appassionati da tutta Italia che hanno partecipato al concorso fotografico indetto da Ciclodi Fiab, in collaborazione con Le Lippe e Festival della Fotografia Etica, e con il supporto del Cittadino e il patrocinio del Comune di Lodi. «Il tema scelto per quest’anno era Pedalare non ha età – racconta il presidente di Fiab Lodi, Giuseppe Mancini -. Inizialmente, a causa del lockdown, avevamo pensato a questo tema per invitare le persone a tirare fuori dai cassetti le vecchie foto di famiglia, visto che non c’era possibilità di uscire a scattare . Dopodiché, con l’apertura estiva, molti hanno invece proposto nuove foto, e così abbiamo allungato i termini di consegna e abbiamo ricevuto molto materiale di ottimo livello».

Centododici scatti sono stati vagliati dalla giuria, composta da Roberto Menardo per il Festival, Marco Andena per Ciclodi, Matteo Milan per Le Lippe, Alberto Tarchini per il Comune di Lodi e Fabio Ravera per il Cittadino. I giurati hanno assegnato il primo premio a Massimo Nardi, con uno scatto che richiama la storica foto del passaggio della borraccia tra Coppi e Bartali; gli altri gradini del podio sono occupati da Piero Lancia con i suoi anziani sul fiume e Viviana Casadio per il bimbo sulla biciclettina. Ci sono poi due premi speciali: uno per la migliore foto in bianco e nero, che è stato vinto da Martino Perez per uno scatto che ritrae la Galleria di Milano, e uno per la migliore foto a colori, conquistato dalle mongolfiere di Laura Russo. Un ultimo riconoscimento è andato alla migliore foto ambientata a Lodi, e se lo è aggiudicato Davide Invernizzi con la silhouette di due cicloamatori. «Il concorso, nato a Lodi, si è ormai allargato a tutta Italia, ma abbiamo istituito questo riconoscimento alla migliore foto “lodigiana” per mantenere sempre un legame con la nostra città» conclude Mancini, contento del risultato dell’iniziativa, segnale di grande voglia di partecipare.

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