AMBIENTE La mappa dei siti contaminati nell’elenco regionale: 32 nel Lodigiano e 23 nel Sudmilano

Un territorio con un passato industriale che lascia traccia in aree spesso abbandonate da decenni

Sono trentadue, secondo gli ultimi dati disponibili di Regione Lombardia(31 dicembre 2021), le aree contaminate in provincia di Lodi, cui si aggiungono 23 aree nel Sudmilano. Se alcune di esse sono in fase di bonifica (come per la Galvano Stampi di San Giuliano, che l’elenco dà come conclusa, in attesa di certificazione, oppure per l’area ex Consorzio di Lodi, che sarà riqualificata per la costruzione del nuovo supermercato, attualmente bloccata in un pantano di ricorsi), l’elenco rappresenta soprattutto una fotografia di impianti dismessi che testimoniano un passato industriale ormai finito, ma che continua a lasciare traccia sul territorio.

Si definisce potenzialmente contaminato, secondo la Regione, un sito nel quale «uno o più valori di concentrazione delle sostanze inquinanti rilevati nelle matrici ambientali risultino superiori ai valori di concentrazione soglia di contaminazione». Le cause principali sono gli eventi accidentali, gli sversamenti e lo scarico abusivo di rifiuti nel suolo e nel sottosuolo.

Nel caso le concentrazioni rilevate sul sito “potenzialmente contaminato” siano inferiori a quelle determinate con l’Analisi di rischio, la Conferenza dei servizi con l’approvazione del documento “analisi di rischio sito-specifica” ritiene concluso positivamente il procedimento, oppure il sito viene considerato “contaminato”.

La Regione predispone ogni anno un elenco dei siti con contaminazione di suolo e falda, con contaminazione o di solo suolo o di sola falda, con contaminazione di falda e bonifica dei suoli conclusa, con bonifica conclusa, in attesa di certificazione.

Nel Lodigiano

In provincia di Lodi, i siti contaminati sono in diminuzione negli ultimi cinque anni: dai 39 del 2017, sono scesi a 38, quindi 34, 35 e sono attestati a 32 nel 2020 e altrettanti nel 2021.

A Borghetto nell’elenco c’è il cantiere di via Garibaldi 59 della Coop Edilizia Europea 2000, a Casaletto la ditta Prochisa Spa a Mairano, a Casale l’area ex Samor di viale Cadorna e la Unilever Italia di via Gibbs. A Cavacurta , in fase di collaudo, il rilascio di sostanze dell’oleodotto Eni “Bertonico-Cremona” (con bonifica conclusa ma in attesa di collaudo secondo gli ultimi dati disponibili), mentre a Codogno c’è l’area Hexion Chemicals di viale Trivulzio 2 e a Cornegliano la area soc. Liviana in prossimità della Roggia Codogna. Tre i siti a Crespiatica : Net ex Ra.Bo International di via Dante, la Beretta ex Finitalia di via Nino dall’Oro e la ex Saint Gobain Isover Italia ora ditta Otil di via Dante. A Fombio , l’elenco riporta la Akzo Nobel Coatings, mentre a Graffignana c’è l’area ex stabilimiento Metallurgica. Quattro i siti in elenco a Lodi città: la Baerlocher Italia Spa e l’area ex Consorzio, ma anche due ex distributori: il Q8 di viale Dalmazia e il Totalerg di via Sant’Angelo. Lodi Vecchio riporta la società Sigemi a Pezzolo, la Trelleborg ex Reeves e il distributore Esso sulla sp 115. A Maleo , la ex discarica Rsu, a Marudo lo stabilimento Dobfar Holding e a Mulazzano l’area industriale dismessa ex Cromotime e Roggia Vistarina a Cassino d’Alberi. Pieve Fissiraga è in elenco per l’Itelyum Rigeneration (ex Viscolube), mentre a San Rocco al Porto c’è l’area agricola in località Isolone, dove c’è stato uno spandimento incontrollato. L’ex ditta Elettrogalvanica Cella (con bonifica conclusa ma in attesa di certificazione secondo gli ultimi dati disponibili) e l’area ex Sinterama-ex Samadoval sono i nodi critici a Sant’Angelo , e a Secugnago c’è l’ex società Scar. Chiudono l’elenco Somaglia (distributore Shell in autostrada), Tavazzano (Società elettrochimica solfuri e cloroderivati Spa), Turano (ancora per l’oleodotto Eni-Turano1), Valera Fratta (ex discarica) e Villanova (ex cava a Bargano).

Nel Sudmilano

Sono 23 le località indicate nell’elenco regionale dei siti contaminati per quanto riguarda la zona del Sudmilano, su un totale di oltre 400 della Città metropolitana.

A Carpiano c’è il distributore Q8 sulla Sp 40, a Cerro la Cascina Gazzera (per smaltimenti non autorizzati) e la Saronio in via della Chimica.

Mediglia è in elenco per l’area Mediglia servizio Ecologici (Biotech) sulla Paullese, e l’azienda agricola Ca’ del Lambro (per smaltimenti non autorizzati). A Melegnano invece si segnalano l’area di via della Repubblica, lottizzazione Alta Costruzioni area ex Pyrex, e l’area ex Chimica Saronio, al confine con Cerro.

A Paullo c’è il distributore Agip di viale Milano (con bonifica in attesa di certificazione secondo gli ultimi dati disponibili), mentre a Peschiera ci sono ben sette siti contaminati. Il deposito ex Agip Petroli B a Linate, la Carbodoll Srl, Ram 1 - Aeroporto Linate e Deposito Carburanti Rai2 sempre all’aeroporto, lo stabilimento Sirpi (con bonifica conclusa ma in attesa di certificazione secondo gli ultimi dati disponibili), la ex Nuova Thermo Phoenix Srl in via IV Novembre, e l’area Rotatoria Anas di via Di Vittorio (con bonifica conclusa ma in attesa di collaudo secondo gli ultimi dati disponibili). Infine, a San Donato l’area Orti di via XXV Aprile, e a San Giuliano altri cinque siti: Air Product, proprietà Ashaland Italia Spa in via Umbria, Immobiliare Assago ex Antibioticos in via Liberazione, Ditta Zincheria Musso in viale Lombardia, Galvano Stampi Sas in via Cremona (con bonifica conclusa ma in attesa di certificazione secondo gli ultimi dati disponibili), Eco Eridania ex Ghibeca in via Lombardia. Infine, a San Zenone , il distributore Esso lungo l’Autostrada e l’oleodotto Eni Ferrera-Cremona.

Le bonifiche

L’obbligo di bonifica decorre dalla necessità di avviare operazioni per il raggiungimento degli obiettivi di qualità previsti dal progetto approvato sul sito. Il progetto può prevedere il raggiungimento delle Concentrazioni Soglia di Rischio, definite attraverso l’applicazione di idonea Analisi di Rischio sito-specifica, ovvero delle Concentrazioni Soglia di Contaminazione (concentrazioni di riferimento per la definizione di sito potenzialmente contaminato).In Lombardia sono 1.021 i siti contaminati, dove sono in corso le attività di bonifica o in attesa di certificazione; e 2.829 i siti bonificati.

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