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Generali / Centro Lodigiano
Mercoledì 13 Aprile 2022
A Sant’Angelo la Basilica diventa il teatro vivente della Passione di Gesù Cristo
È tornato domenica il tradizionale appuntamento con la rappresentazione del gruppo Nuovi Orizzonti
Una basilica gremita, che ha rotto il silenzio a termine rappresentazione per omaggiare con un lungo applauso il centinaio e più di partecipanti alla Passione di Cristo.
Nella Domenica delle Palme, a Sant’Angelo è tornato dopo tre anni l’abituale appuntamento organizzato dal gruppo Nuovi Orizzonti. Come anticipato però nelle scorse settimane, il tutto è avvenuto in una forma nuova. Non più una serata itinerante per San Rocco, ma una collaborazione, che ha visto coinvolte le parrocchie dei Santi Antonio Abate e Francesca Cabrini, Maria Madre della Chiesa e Santo Stefano Protomartire, che ha portato allo svolgimento della Passione di Cristo tra l’altare e la navata centrale della basilica. Nel 2019 a fermare la rappresentazione la pioggia, nei due anni successivi il Covid19. Domenica erano almeno in 300 i presenti, tra cui rappresentanti dell’amministrazione comunale e delle associazioni, oltre ad una delegazione da Quarona del gruppo culturale Amici del Venerdì Santo, per il decimo anno dell’iniziativa nata nel 2009.
![Un momento della rappresentazione in basilica (Tommasini) Un momento della rappresentazione in basilica (Tommasini)](https://storage.ilcittadino.it/media/photologue/2022/4/10/photos/cache/a-santangelo-la-basilica-diventa-il-teatro-vivente-della-passione-di-gesu-cr_24a38490-bb10-11ec-b27c-457e8e8a6220_700_455_v3_large_libera.jpg)
Quattro le macroscene recitate, dall’orto dei Getsemani al processo di Gesù, passando per il giudizio di Pilato per terminare con la crocifissione, inframezzate da letture di salmi e canti intonati dai cori delle parrocchie. Un lavoro di squadra, più di cento i coinvolti, per un grande risultato anche a livello web. L’evento è infatti stato trasmesso sul canale YouTube della parrocchia dei Santi Antonio Abate e Francesca Cabrini superando le 600 visualizzazioni in meno di 24 ore. «Dopo che per tre lunghi anni non abbiamo potuto condividere questo grande dono che i nostri giovani ci fanno, oggi (domenica, ndr) in un assetto diverso, credo che abbiamo ricevuto nuovamente una grande testimonianza – ha ricordato don Angelo Manfredi, parroco di Maria Madre della Chiesa e Santo Stefano Protomartire -. Mi faccio loro voce e dedico questo momento alle tante persone che sono mancate in questi due anni, in particolare per via del contagio. E un pensiero va anche a tutti quei crocifissi ricordati da Papa Francesco nell’Angelus».
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