Milano si espande a Sud, il Lodigiano non sia passivo

Il commento di Pietro Foroni, già presidente della Provincia e assessore regionale

Gentile direttore,

l’editoriale pubblicato sabato 23 settembre su «il Cittadino» dal titolo “La metropoli cresce a Sud, tra Sudmilano e Lodigiano” descrive una dinamica in atto da tempo e che è meritevole di riflessione per le implicazioni che ha e può avere anche in futuro sui nostri territori.

Dopo l’esperienza da assessore regionale non ricopro più oggi ruoli istituzionali e dunque provo a dare il mio contributo al dibattito da privato cittadino.

L’attrattività di popolazione dall’area di Milano al Lodigiano, che è certamente positiva, deve comunque inserirsi in una valutazione di sviluppo urbanistico che si concili con la lotta al consumo di suolo, che è uno degli elementi di maggior importanza strategica oggi e sul quale personalmente ho lavorato negli scorsi anni durante l’attività in Regione Lombardia. Ed in ogni caso l’attrazione di nuovi residenti deve avere una regia “provinciale” e non può essere legata alle singole iniziative dei comuni confinanti con il Sudmilano.

Altresì, il nuovo stadio del Milan previsto a San Donato Milanese avrà ricadute sul Lodigiano. Che però al momento è del tutto estraneo al dibattito. Ed un ruolo centrale dovrebbe averlo il capoluogo, Lodi, che altrimenti subirebbe queste evoluzioni, sia per lo stadio, sia per lo spostamento dei residenti da Milano al Lodigiano.

Infine, in tutto questo, c’è la tematica della Bassa Lodigiana, che non possiamo assolutamente trascurare perché vive una fase di mutamento, con una riduzione della popolazione in numerosi piccoli comuni e questo tende ad avere ricadute inevitabili sui servizi. La Bassa infatti rischia di essere completamente estranea ad ogni evoluzione e senza una regia. Mi faccia aggiungere che la “storica” rivalità tra Codogno e Casalpusterlengo, che va al di là di ogni appartenenza politica, se non sarà superata - e dunque se il territorio non saprà fare sintesi - rischierà di isolare ancora di più la Bassa; è un errore perché invece questi centri sono chiamati a fare da guida allo sviluppo del territorio.

Anche la prossima tangenziale di Casalpusterlengo sarà un grandissimo elemento di novità territoriale che dovrebbe rientrare in una regia di sviluppo e visione “provinciale”, insieme a tutti i comuni - Casalpusterlengo e Codogno in primis - anche per la Bassa. Per la provincia di Lodi saranno anni di grandi cambiamenti. E davanti ai cambiamenti la cosa peggiore è subirli e non cercare di governarli e prevenire al tempo stesso gli effetti deleteri.

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