LODI «Da Lega e Fratelli d’Italia due modelli diversi di paese»

Presentato il disegno di legge sull’autonomia delle Regioni

Presentato giovedì scorso al Consiglio dei ministri da Roberto Calderoli, titolare del dicastero per gli Affari regionali e le autonomie, il disegno di legge intitolato “Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione”, è stato approvato all’unanimità, accompagnato da un applauso dei presenti. Come è dichiarato dal testo stesso, il provvedimento è rivolto a dar piena attuazione al disegno della nostra carta costituzionale, procedendo, come ha ribadito lo stesso ministro, a dar vita a “una riforma necessaria per rinnovare e modernizzare l’Italia, nel segno dell’efficienza, dello sviluppo e della responsabilità”.

Calderoli ha poi ricordato che “l’Italia è un treno che può correre se ci sono Regioni che fanno da traino e altre che aumentano la propria velocità, in una prospettiva di coesione.

Dopo l’ok compatto del Governo, lavoriamo insieme a Regioni ed enti locali con l’obiettivo di far crescere tutto il Paese e ridurre i divari territoriali”. All’entusiasmo manifestato dal ministro si sono unite le affermazioni pronunciate dalla premier Giorgia Meloni, tese a sottolineare come tale provvedimento dimostri “ancora una volta che questo governo manterrà gli impegni presi, perché la coerenza con il mandato avuto dai cittadini, per noi, è una bussola”.

Per il vero, più che alle critiche avanzate dall’opposizione e da alcuni governatori (valgano per tutte quelle mosse da Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania: “Non si sfugge alla sensazione che questo rilancio dell’autonomia differenziata in modo così affrettato e ideologizzato risponda a esigenze politiche di partito e a scadenze elettorali a breve”, ovvero alle prossime elezioni regionali in Lombardia) è proprio al richiamo al programma di governo delineato dal centrodestra, e alla coerenza invocata dalla Meloni che bisogna portare attenzione.

Resta noto che, all’interno della maggioranza, di fronte al federalismo variamente invocato dalla Lega di Salvini corrisponda in Fratelli d’Italia altra idea di organizzazione dello Stato, attenta a creare, proprio con il progetto di riforma in senso presidenziale della nostra costituzione, un forte potere esecutivo centrale e una efficace coesione unitaria.

In effetti solo due giorni prima dell’approvazione del disegno di legge sull’autonomia differenziata, la Meloni aveva affermato che “noi vogliamo unire l’Italia e non ci rassegniamo all’idea che ci siano territori e servizi di serie A e di serie B”, quasi a rispondere anzitempo all’immagine, usata da Calderoli, di una Italia delle Regioni che corre a due velocità, pur nella prospettiva di una loro integrazione. Quanto sia prossima tale prospettiva dipende però da interventi seri e concreti piuttosto che da slogan

© RIPRODUZIONE RISERVATA