La verità dei giornalisti sia più forte delle minacce

L’editoriale del direttore de «il Cittadino» in vista di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti

Martedì 24 gennaio i giornalisti ricordano San Francesco di Sales, il loro patrono. A Lodi lo faremo con una Santa Messa alle 11.30 nella cripta della cattedrale, presieduta dal vescovo monsignor Maurizio Malvestiti. Sarà l’occasione per riflettere, come tradizione, sulla nostra professione e soprattutto sul servizio che una buona informazione, a livello nazionale ma anche locale, rende alla comunità.Il tema scelto da Papa Francesco per la 57esima Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, che si celebra nel 2023, è “Parlare col cuore: Veritatem facientes in caritate”. Un tema che si collega idealmente a quello del 2022, “Ascoltare con l’orecchio del cuore”. Come se Francesco volesse dire a quanti operano nel mondo delle comunicazioni: prima ascoltate - cioè verificate la notizia - e poi parlate, cioè diffondetela. Si tratta di un insegnamento centrale nella nostra professione e che è alla base della credibilità di chi fa informazione, oggi più che mai: in un mondo invaso da messaggi (che non sono notizie), il vero giornalismo si dovrà distinguere sempre più per essere fonte autorevole, seria, verificata e affidabile aiutando così la società, i singoli cittadini, a destreggiarsi con intelligenza, evitando false notizie, le fake news spesso create ad arte per avvelenare i pozzi o per fini commerciali. Non basta però l’ascolto. Francesco invita dunque a “parlare col cuore”, cioè “rendere ragione della speranza che è in noi” e a farlo - come spiegato nella lettera che anticipa il messaggio del Santo Padre - “con mitezza, utilizzando il dono della comunicazione come un ponte e non come un muro. In un tempo contraddistinto - anche nella vita ecclesiale - da polarizzazioni e dibattiti esasperati che esacerbano gli animi, siamo invitati ad andare controcorrente”.

Francesco invita a “parlare col cuore” e a farlo “con mitezza, utilizzando il dono della comunicazione come un ponte e non come un muro. In un tempo contraddistinto - anche nella vita ecclesiale - da polarizzazioni e dibattiti esasperati che esacerbano gli animi, siamo invitati ad andare controcorrente”

I giornalisti non abbiano paura di distaccarsi dalle mode del momento, sembra suggerire Francesco, e “non abbiano timore di affermare la verità, a volte scomoda”. Fare questo, insegna la quotidianità del lavoro, espone a rischi. Il Rapporto “Ossigeno per l’informazione” evidenzia che nei primi nove mesi del 2022 in Italia è raddoppiato il numero di giornalisti minacciati o vittima di violenza a causa del loro lavoro: 564 (attraverso 173 episodi) contro i 288 del 2021. A determinare la crescita dei casi di minaccia sono le querele temerarie, quelle cioè il cui unico scopo è spaventare chi deve dare le notizie; querele confezionate ad arte per imbavagliare l’informazione e danneggiare gli editori, soprattutto quelli piccoli e indipendenti: e su questo la categoria degli avvocati dovrebbe porre in atto una seria riflessione perché ha una parte di responsabilità.

“Parlare col cuore” vuol dire anche utilizzare uno stile di comunicazione adeguato e che sappia distinguersi dal bieco chiacchiericcio dei social che inquina la nostra società. Francesco avverte che “oggi, nel drammatico contesto di conflitto globale che stiamo vivendo, è quanto mai necessario l’affermarsi di una comunicazione non ostile. Una comunicazione aperta al dialogo con l’altro, che favorisca un disarmo integrale, che si adoperi a smontare la psicosi bellica che si annida nei nostri cuori”.

“Parlare col cuore” vuol dire anche utilizzare uno stile di comunicazione adeguato e che sappia distinguersi dal bieco chiacchiericcio dei social che inquina la nostra società

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Buon San Francesco di Sales a tutti i giornalisti e in particolare a quanti lavorano sui territori, come i tanti bravi colleghi de «il Cittadino» e delle innumerevoli testate locali che contribuiscono a mantenere viva e in salute la democrazia del nostro Paese.

Buon San Francesco di Sales a tutti i giornalisti e in particolare a quanti lavorano sui territori, come i tanti bravi colleghi de «il Cittadino» e delle innumerevoli testate locali che contribuiscono a mantenere viva e in salute la democrazia del nostro Paese. Ribelliamoci e alziamo la voce ogni volta che un giornalista viene minacciato, anche solo verbalmente, per quello che scrive (o per quello che potrebbe scrivere)

Ribelliamoci e alziamo la voce ogni volta che un giornalista viene minacciato, anche solo verbalmente, per quello che scrive (o per quello che potrebbe scrivere). È successo - solo per fare un esempio - nell’aprile 2022 a Como, quando la Ats Insubria ha denunciato il quotidiano locale «La Provincia di Como» per gli articoli dedicati ai problemi della sanità durante la pandemia, con una richiesta di risarcimento variabile tra 50 e 250mila euro.

Ricordiamoci che facciamo questo lavoro per i lettori, non per assecondare i desideri terreni dei potenti. “Non dobbiamo temere di affermare la verità, a volte scomoda”, ci ricorda Papa Francesco, “perché questa trova fondamento nel Vangelo” e perché i più deboli, gli ultimi, abbiano giustizia. Se non nel mondo, almeno nella comunicazione.

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