Colletta alimentare 2017: 8.200 tonnellate di cibo

di Giovanna Pasqualin Traversa

Sono stati diversi milioni gli italiani che sabato 25 novembre hanno risposto al consueto invito alla carità e alla solidarietà proposto dai volontari della Fondazione Banco alimentare in quasi 13mila supermercati in tutta Italia. Una grande “festa del dono” la #colletta17, che, giunta alla ventunesima edizione, ha visto una partecipazione straordinaria con oltre 145mila volontari impegnati in tutta Italia. Sono state donate, in un solo giorno, 8.200 tonnellate di alimenti, con un decremento del 3,5% sul 2016, che a partire da dicembre verranno ridistribuiti ad oltre 8mila strutture caritative.

Per Andrea Giussani, presidente del Banco, il risultato «di poco inferiore a quello del 2016» è dovuto «al perdurare di una crisi economica che ancora rende cauti i comportamenti di spesa dei cittadini che comunque rispondono sempre più frequentemente ad altre proposte di solidarietà».

«Il nostro invito a donare – prosegue Giussani – è sempre stato guidato dalla consapevolezza di essere tutti bisognosi di risposte che, nel caso di persone gravemente indigenti, sono primariamente risposte alla povertà materiale. I tempi difficili e l’esperienza della Giornata nazionale della colletta alimentare hanno reso però più evidente che è diminuita la distanza e ridotto il confine tra ”chi dona” e ”chi riceve”, rimescolando talvolta ruoli e sensibilità sociali ed umane». Giussani racconta infatti di persone che, «dopo aver dichiarato aggressivamente al volontario: “Altro che fare una spesa in più, non ne ho per me!”, gli hanno consegnato una scatoletta o un omogeneizzato, dicendogli: “Oggi anch’io posso aiutare gli altri”».

E c’è anche chi desidera ricambiare, per come può, l’aiuto ricevuto. Alcune delle persone aiutate continuativamente durante l’anno dalla consegna di alimenti recuperati dal Banco alimentare, hanno fatto i volontari essi stessi, impegnando il proprio tempo davanti ai supermercati. Anche molti detenuti/volontari hanno proposto la colletta in 28 carceri, ottenendo rilevanti risultati di alimenti raccolti. Molte équipe di volontari, davanti ai supermercati, erano composte da persone di condizione sociale, di fede e di etnia diverse.

Sabato 25 novembre, dice ancora il presidente Giussani, «tutti hanno reso concreto e operativo l’invito che Papa Francesco ha lanciato alla Giornata mondiale dei poveri», quando nel suo Messaggio «ha ricordato di non amare ‘a parole, né con la lingua, ma con i fatti e nella verità’, in una atmosfera diffusa di festa». Lo stesso Pontefice che mercoledì scorso, al termine dell’udienza generale, salutando i fedeli di lingua italiana aveva augurato ai rappresentanti del Banco alimentare «ogni bene per la colletta alimentare che avrà luogo sabato prossimo in operosa continuità con la Giornata mondiale dei poveri che abbiamo celebrato domenica scorsa».

Per la raccolta, del resto, era sceso in campo nelle scorse settimane anche il cardinale presidente della Conferenza episcopale italiana Gualtiero Bassetti con un videomessaggio di invito alla donazione.

«Il risultato in flessione, accompagnato dalla bellezza dell’esperienza vissuta e dall’aumento di bisogno che vediamo intorno – conclude Giussani -, ci invita ad un supplemento di impegno per la prossima 22ma edizione del 2018, ma da subito sprona il Banco alimentare ed i suoi partner a maggiori risultati nell’attività di ‘ogni giorno’: il recupero e la redistribuzione del cibo eccedente, a favore di circa 1 milione e 600 mila persone disagiate».

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