Addio al 2024, benvenuto 2025: Lodigiano e Sudmilano sappiano mantenere uno sguardo al sociale

Brindisi dei sindaci L’editoriale del direttore de «il Cittadino» Lorenzo Rinaldi: il grazie ai lettori, ai giornalisti della redazione e ai tanti collaboratori e agli inserzionisti

La realizzazione del “Brindisi dei sindaci” è un po’ come una maratona. Si parte da lontano ma è solo negli ultimi chilometri - per noi del «Cittadino» negli ultimissimi giorni dell’anno - che si intravede il traguardo e lo sforzo si moltiplica, perché bisogna inseguire i ritardatari e limare qualche misura di chi ha sempre troppe cose da dire. Insomma, così come una maratona, è una faticaccia!

I sindaci sono chiamati a scelte coraggiose e avendo ricevuto la responsabilità di guidare le nostre comunità devono necessariamente alzare lo sguardo e concentrarsi sulle reali priorità

Ma ne vale la pena, perché quello che state sfogliando, ancora una volta, è un prodotto del territorio nel suo insieme, che crea senso di comunità e rinsalda i legami. Leggere i messaggi dei primi cittadini del Lodigiano e del Sudmilano (per fortuna quest’anno nessun comune è guidato da un commissario prefettizio) restituisce lo stato di salute del territorio e permette di tastarne il polso.

Quest’anno mi pare emerga una grande preoccupazione per i tagli che i Comuni dovranno affrontare nel corso del 2025 e per i costi dei servizi sociali, in aumento. Sì, è vero, si parla ancora di Pnrr e di progetti ad esso collegato. Ma qua e là con sempre maggior frequenza emergono i timori per la popolazione che invecchia - e bisogna trovare soluzioni adeguate - e per l’aumento dei bambini e dei ragazzi con qualche forma di disabilità che frequentano le nostre scuole. E allora io me li immagino i “poveri” sindaci a dover fare i salti mortali per trovare le coperture per gli educatori scolastici. È uno sforzo immane, me ne rendo conto, ma è uno sforzo di civiltà, perché consentire a un ragazzo o una ragazza disabile di frequentare la scuola vale mille volte di più che tagliare l’erba a un’aiuola. Certo, sono consapevole che il primo sforzo non si vede, non ha evidenza pubblica, mentre uno sfalcio dell’erba in più permette di placare qualche sterile polemica. Ma i sindaci sono chiamati a scelte coraggiose e avendo ricevuto la responsabilità di guidare le nostre comunità devono necessariamente alzare lo sguardo e concentrarsi sulle reali priorità.

Il nostro è un territorio coeso e che ha sempre avuto al centro della sua azione il sociale. E sono convinto continuerà ad averla. Anche perché il nostro giornale - anzi il vostro giornale - sarà sempre in prima linea su questi temi

Pochi anni fa, in un Comune che era “saltato per aria” per liti interne, le opposizioni mi segnalarono che nessuno si era preso la briga in estate di stanziare i fondi per gli assistenti scolastici per i ragazzi disabili, con la conseguenza che a loro era impedito frequentare le scuole superiori a settembre. Mandai a dire al commissario prefettizio che nel frattempo si era insediato che «il Cittadino» ne avrebbe fatto una battaglia di principio, e ci saremmo spesi pubblicamente giorno dopo giorno finché questi soldi non sarebbero stati stanziati. Non ci fu bisogno di alcuna battaglia: il commissario trovò immediatamente i fondi, i ragazzi poterono andare a scuola! Ma attenzione: non fu una vittoria del giornale, ma una vittoria del nostro territorio, un territorio coeso e che ha sempre avuto al centro della sua azione il sociale. E sono convinto continuerà ad averla. Anche perché il nostro giornale - anzi il vostro giornale - sarà sempre in prima linea su questi temi.

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Il 2024 è coinciso con i primi 35 anni de «il Cittadino» quotidiano. Siamo nati del 1890 come settimanale dei cattolici, ma il grande salto è avvenuto nel gennaio 1989. Abbiamo iniziato l’anno con la cerimonia al Teatro alle Vigne e lo chiudiamo con un ideale «grazie» a quanti ci sono stati accanto in questo lungo anno.

Grazie alla mia redazione, ai lettori, agli inserzionisti, a quanti hanno collaborato con noi in mille modi, magari anche semplicemente con una lettera di rimbrotto o una critica! O, perché no, con un messaggio di incoraggiamento: non avete idea di quanto faccia bene!

Colgo questa occasione per ringraziare i sindaci e gli amministratori del nostri Comuni, che hanno visto nel giornale uno strumento di crescita del territorio e hanno percorso un pezzo di strada con noi. Grazie a quei 25 sindaci del Lodigiano e del Sudmilano che si sono buttati quasi inconsciamente nell’avventura di “Tarantasio”, cedendo alla corte di chi scrive affinché aprissero le loro scuole a un giornale che parla ai ragazzi in un mondo che sembra ostaggio dei social.

Ma chi si ferma è perduto. E dunque inauguriamo il 2025 con una novità, quella de “il Cittadino educational” (www.edoocational.it/cittadino-di-lodi/), una piattaforma nella quale far confluire tutti i progetti dedicati agli studenti, dai bambini della scuola primaria ai giovani delle superiori: visite in redazione con realizzazione di un vero Tg, alternanza scuola-lavoro con CheClasse, il progetto “Tarantasio”, laboratori di giornalismo e iniziative mirate per le scuole.

Le nuove generazioni vivono una fase di smarrimento e credo che uno dei compiti di un quotidiano locale sia quello di essere attore attivo del territorio, segnalando e se possibile affrontando le criticità. I nostri ragazzi hanno un potenziale enorme, dobbiamo solo aiutarli a esprimerlo, cercando di fornire loro gli attrezzi giusti per comprendere il mondo. Anche quello dell’informazione. Buon Anno!

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