Vendemmia sulle colline di San Colombano: «La qualità dei grappoli è ottima»

In collina entra nel vivo la raccolta di uve rosse e bianche ferme

Calo fisiologico dovuto alla siccità nella quantità, ma l’uva della collina di San Colombano è sana, con un’elevata gradazione in grappolo e con un buon equilibrio. Nessun problema per la vendemmia banina, entrata nel vivo ormai con la raccolta delle uve rosse e delle bianche ferme. Si andrà avanti ancora 15 giorni almeno, forse sforando persino a ottobre. A definirlo saranno le condizioni meteo di queste settimane.

È la fotografia della vendemmia 2023 fatta dal presidente del Consorzio San Colombano Doc Diego Bassi. Le stime nazionali parlano di cali della produzione tra il -10 e il -20 per cento. L’ultima, quella del report di Assoenologi, Ismea e Unione Italiani Vini indica la produzione nazionale in 44 milioni di ettolitri, -12 per cento rispetto ai 50 dell’anno scorso. Nel panorama italiano in diminuzione, le previsioni per la Lombardia in realtà indicano un aumento da 1.106 ettolitri a 1.271 ettolitri, con un saldo di +15 e una qualità del vino ottima il tutto nonostante alcune zone colpite da eventi atmosferici estremi abbiano ridotto, di molto, la loro capacità. Rispetto all’anno scorso, la maturazione e la raccolta sono in ritardo di una decina di giorni.

«A San Colombano abbiamo un leggero calo fisiologico delle quantità, legate alla fase di siccità prolungata vissuta anche quest’anno, ma non c’è una diminuzione drastica – spiega Diego Bassi, presidente del Consorzio San Colombano Doc -. A differenza di altre aree anche vicine, San Colombano continua a godere di una situazione climatica senza eventi estremi, e questo è davvero un toccasana. Il calo delle quantità non impensierisce per nulla, perché ormai da tempo l’indirizzo di tutte le cantine è quello di lavorare maggiormente sulla qualità». In questi giorni quasi tutte le cantine hanno iniziato la raccolta delle uve rosse, che proseguirà fino alla fine di settembre almeno. «La qualità dei grappoli è ottima, con poca o nulla malattia, una gradazione già importante, da tenere sotto controllo anzi, e un buon equilibrio – conclude Bassi -. La fine della vendemmia dipenderà dalle condizioni climatiche dei prossimi 10 giorni, anche se sicuramente si arriverà a raccogliere ancora a fine mese. Ma in generale non ci sono oggi motivi per pensare che non ne esca un’altra grande vendemmia».

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