Trelleborg punta dritta verso Dresano: nuovo capannone operativo da gennaio

Dopo la chiusura del sito in Francia, le lavorazioni sono state trasferite nel Sudmilano

Trelleborg Coated System punta ancora sul Lodigiano. Nell’ambito della riorganizzazione degli impianti europei, dopo la chiusura di una fabbrica in Francia all’inizio dell’anno, una parte di quelle lavorazioni sono state trasferite in un nuovo stabilimento della multinazionale svedese a Dresano, tra provincia di Lodi e Sud Milano.

L’operazione si chiuderà entro la fine dell’anno, con il nuovo sito pienamente operativo da gennaio. Al momento però non è previsto alcun ampliamento della forza lavoro, il secondo sito lodigiano si appoggerà proprio a quello storico di Lodi Vecchio anche per il personale.

Le lavorazioni sono state trasferite da Cernay in Francia, e non sono state destinate all’impianto di Lodi Vecchio per una questione logistica e organizzativa. Da qui la scelta di Trelleborg Coated System Italy di aprire un nuovo stabilimento in Dresano. I macchinari smontati dall’impianto in Francia sono già arrivati nel Lodigiano, e una squadra di tecnici di Lodi Vecchio già da alcuni giorni è al lavoro nel nuovo capannone per montare e mettere in funzione e macchine.

Il tipo di lavorazione e i volumi in arrivo dalla Francia completeranno il ciclo di produzione della stampa su packaging per il settore farmaceutico e alimentare già realizzato a Lodi Vecchio, e la nuova fabbrica di fatto sarà un’estensione di quella principale di Lodi Vecchio, andando a ottimizzare e rendere più efficiente tutto il processo. L’operazione sarà chiusa entro l’anno, e il nuovo impianto sarà operativo a partire da gennaio 2021.

Al momento non sono previste però nuove assunzioni, anche perché almeno in tutta una prima fase iniziale sarà un gruppo di dipendenti in forza oggi a Lodi Vecchio a spostarsi a Dresano per le nuove lavorazioni. Nello stabilimento di Lodi Vecchio lavorano oltre 150 persone.

Dall’azienda non arriva nessun commento, anche se c’è la conferma della nuova attività in Dresano. Il momento di mercato infatti rimane con grandi incognite. A una fase già non particolarmente brillante nella chiusura del 2019, si sono aggiunte in primavera le incertezze derivanti dall’emergenza epidemiologica. Lo stabilimento ha avuto un fermo impianto molto contenuto, e nonostante la situazione generale l’azienda ha confermato anche i contratti a termine arrivati a scadenza nel periodo emergenziale. Ma il futuro rimane un’incognita per tutti, anche se il nuovo impianto denota la volontà di consolidare la presenza in Italia della multinazionale svedese.

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