Trasporto pubblico, nel 2024 la gara per rinnovare il servizio: sta per finire l’era della concessione a Star mobility?

Le istituzioni vogliono assicurarsi che il futuro gestore possa presentare un’offerta adeguata rispetto a un piano certo che non penalizzi nessuna area lodigiana

Verso la gara per il servizio del trasporto pubblico locale, sta per finire l’era della concessione, ma la componente lodigiana nell’assemblea dell’Agenzia di bacino ottiene di rinviare le procedure a dopo che saranno chiariti i dubbi sulle dimensioni del territorio e sul nuovo servizio. Ieri mattina l’assemblea dei soci dell’Agenzia di Bacino del Tpl di Milano, Monza Brianza, Lodi e Pavia ha approvato il documento di indirizzo per lo svolgimento delle gare proposto dal Cda di Agenzia stessa, ma con un emendamento che sposta i termini dell’avvio delle procedure da giugno 2024 a dopo che saranno chiariti gli aspetti poco convincenti.

L’intero bacino è stato suddiviso in sei lotti. Per vari motivi, gli altri territori godranno di proroghe rispetto agli assetti attuali, mentre la proposta del Cda era quella di portare in gara Lodi con il Sud-est Milano e la Martesana, per un bacino d’utenza complessivo di circa 250mila persone per 11 milioni di chilometri di percorrenza. Nello stesso documento di indirizzo è stato chiarito che è in corso poi un aggiornamento rispetto al piano di esercizio del bacino che era stato approvato nel 2019, e su cui il territorio lodigiano era già piuttosto critico per una serie di motivi, tra cui un’eccessiva concentrazione del trasporto su gomma nei grandi centri, con l’interconnessione gomma-ferro che avrebbe penalizzato alcune aree periferiche del territorio.

Le procedure avrebbero dovuto essere avviate entro giugno 2024, con l’ipotesi di chiudere l’affidamento entro dicembre 2025 e partire con il nuovo servizio a gennaio 2026.

Ma la provincia di Lodi, il comune di Lodi e quello di Lodi Vecchio, rappresentanti territoriali in assemblea, hanno chiesto e ottenuto di subordinare le procedure al chiarimento di due aspetti. Il Lodigiano vuole sapere dove opererà il nuovo gestore, e possibilmente limitare il campo a un territorio più ristretto (Lodigiano e Sud-est Milano per esempio), e soprattutto che tipo di servizio dovrà erogare, visto che al momento è in corso un aggiornamento del piano di cui ancora non si conoscono i contenuti. Quel che è certo è che l’epoca delle concessioni, di cui finora ha goduto nel Lodigiano Star Mobility, sta per finire, ma le istituzioni vogliono assicurarsi che il futuro gestore possa presentare un’offerta adeguata rispetto a un piano certo, che non penalizzi nessuna area lodigiana.

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