Spumanti, annata speciale: San Colombano... brinda

Le bollicine “di casa nostra” per le festività di fine anno

Le bollicine tirano sempre. E quest’anno tirano ancora di più. Lo dicono i produttori, soddisfatti per come sono andate le cose durante l’anno e per come stanno andando in vista del Natale e del Capodanno.

«È stata un’ottima annata - dice Gianenrico Riccardi, titolare della cantina “Nettare dei Santi” di San Colombano -. Chiuderemo con un 6-8% in più rispetto al 2021. È la conferma che lo spumante non cede il passo, specie se di qualità. Il fatto nuovo di questi anni è che la clientela si sta spostando sempre più dal punto vendita agli spazi aziendali, alle cantine. Il mercato si sta indirizzando verso prodotti più importanti e sempre più famiglie preferiscono l’acquisto a contatto diretto con il produttore. Il ragionamento che in molti fanno è: meglio una bottiglia di buona qualità che due di qualità scarsa».

Da un veterano delle bollicine ad un esordiente. «È la prima volta che facciamo lo spumante, lo abbiamo messo in vendita a fine novembre - dice Giancarlo Tosi, presidente della cooperativa “I Germogli” di San Colombano -. È uno spumante prodotto con metodo classico, con venti mesi di affinamento sui lieviti. Un rosato con uve chardonnay e pinot nero, le persone che lo hanno già provato sono rimaste soddisfatte. Lo abbiamo chiamato “Esuberante”, un nome che ci piaceva tantissimo. Abbiamo fatto poche bottiglie, circa 1.400, destinate in parte alla vendita diretta e in parte a negozi e ristoranti del territorio. Fare lo spumante non è affatto facile, ma siamo molto soddisfatti di questa nostra prima volta».

Spumante, ma non solo. Tra i produttori banini c’è anche chi per le feste di fine anno ha nuove proposte. «Lo spumante non passa mai di moda, ma puntiamo anche su altri vini - dice Elisabetta Luciano, sommelier dell’azienda “Poderi di San Pietro” -. Uno è un finto bianco di quattordici gradi affinato per un anno in anfore di porcellane: un vino molto richiesto per Natale e per il quale abbiamo ottenuto due ori, al WineFestival di Merano e dall’Ais, l’associazione italiana sommelier. L’altro è un macerato pinot grigio, un orange wine, in vendita da soli quindici giorni, anche questo indicato per le feste di fine anno».

C’è anche chi lo spumante lo servirà direttamente al ristorante. «Siamo l’unica azienda vinicola della zona con ristorante all’interno - dice Davide Panizzari, amministratore dell’omonima azienda di San Colombano -. Ai nostri tavoli aperitivo e brindisi si faranno con il nostro spumante. E siamo contenti di poter dire che tutti i posti sono già prenotati da due mesi. Anche le vendite stanno andando molto bene, comprese quelle che facciamo online. Veniamo da due anni particolari, questo però è un buon Natale».

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