Sono 2600 le famiglie lodigiane che riceveranno la “carta spesa”

Gli elenchi diffusi dal governo, il bonus ammonta a 382 euro

Sono 2.584 le famiglie del Lodigiano che potranno beneficiare della “Carta risparmio spesa” da 382,50 euro per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità prevista dalla Legge di bilancio e che da luglio sostituirà, in forma di una tantum, i buoni spesa erogati dai comuni.

Il governo ha pubblicato nei giorni scorsi gli elenchi coi numeri degli aventi diritto di ogni singolo comune, ossia di quelle famiglie che alla data del 14 maggio risultavano intestatarie di un modello Isee non superiore a 15mila euro e in possesso degli altri specifici requisiti richiesti dalla legge. Delle circa 2.600 famiglie lodigiane aventi diritto, oltre mille risiedono nei centri maggiori: a Lodi sono 492, a Sant’Angelo 180, a Codogno 171, a Casale 170, a Lodi Vecchio 82.

Saranno i servizi sociali dei comuni a contattare i beneficiari e a informarli sulle modalità di ritiro della carta negli uffici postali. Gli elenchi sono già stati completati, ma agli sportelli di consulenza fiscale continuano ad affluire persone che non lo sanno. Avviene ad esempio ai cinque sportelli sociali dello Spi Cgil dislocati sul territorio: «È bene che i cittadini sappiano che gli aventi diritto sono già stati stabiliti - spiega il responsabile Antonio Piccoli -. I giornali non hanno parlato molto di questo bonus, e su Internet si leggono spesso notizie approssimative. E così molte persone si rivolgono a noi pensando di poter richiedere la carta. La possibilità però non c’è più».

Gli sportelli Spi Cgil svolgono funzione di consulenza e di indirizzo. E sono sempre di più le persone che vi accedono: nei primi quattro mesi e mezzo dell’anno se ne sono contate 583, nei dodici mesi del 2022 erano state in tutto 745. «Quest’affluenza conferma che sono tante le famiglie che necessitano di consulenza fiscale per far fronte all’aumento del costo della vita e, in molti casi, alla precarietà del lavoro. Negli ultimi mesi c’è stata un’impennata di richieste dei bonus-energia, ora non più richiedibili, tanto che nei nostri cinque Caf da inizio anno a oggi si sono già contati 6.268 accessi complessivi, quando in tutto il 2022 erano stati 7.255. Ma ai nostri sportelli continuano a essere numerose anche le informazioni sul reddito di cittadinanza, sul sostegno alle spese di affitto della casa, sull’accesso ai buoni pasto e agli alloggi pubblici. C’è poi la preoccupazione di tanti lavoratori precari e pensionati. Temi, questi, che meriterebbero più attenzione da parte di tutti».

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