Scende il consumo dei beni durevoli nel Lodigiano, a picco la vendita di auto nuove, l’information technology e l’elettronica di consumo

In controtendenza la telefonia, secondo miglior dato in Lombardia, e il mercato dei mobili per la casa

Scende il consumo dei beni durevoli nel Lodigiano, a picco il mercato della auto nuove, dell’information technology ed elettronica di consumo, tiene quello dei motoveicoli e quello dei mobili. La spesa media per famiglia è di 3mila 141 euro. Sono i dati 2022 elaborati dall’Osservatorio dei consumi Findomestic realizzato in collaborazione con Prometeia, per la Lombardia, seconda miglior regione d’Italia (dietro la Toscana) con una spesa di 13,7 miliardi di euro, in calo di -1,1 per cento rispetto a una flessione media di -2,7 per cento a livello nazionale.

In provincia di Lodi il reddito pro capite nel 2022 è aumentato di +5,8 per cento rispetto all’anno precedente, arrivando a 16mila 487 euro, che resta comunque il livello più basso della regione. Il consumo di beni durevoli non segue questo trend, scende a 306 milioni di euro con un calo di -2,6 per cento, in linea con il livello nazionale e peggio della media regionale. Il budget delle famiglie lodigiane destinato alla spesa in beni durevoli è di 3mila 141 euro, rispetto a una media regionale di 3.048, ed è dunque il terzo budget per importanza in regione.

Nel comparto della mobilità spicca per il Lodigiano la forte discesa delle auto nuove: si sono spesi 77 milioni, pari a -8,1 per cento. La flessione è tale da portare per la prima volta il mercato delle auto usate sopra quello delle auto nuove, seppur di poco: i veicoli usati hanno generato infatti un volume d’affari di 78 milioni, anch’esso in calo, ma solo di -2,8 per cento. Sono invece andate molto bene le vendite dei motoveicoli, con un mercato che vale 8 milioni in crescita di +1,4 per cento. Tra i beni per la casa, cresce la telefonia con +3,1 per cento. Il mercato lodigiano vale 25 milioni, e la crescita 2022 è il secondo miglior dato regionale. Spicca però il mercato dei mobili, che sale a 76 milioni di euro con una crescita di +5 per cento, forse collegata alla vivacità del mercato delle ristrutturazioni casa del 2021 (spinto dal superbonus 110 per cento). Gli elettrodomestici si fermano a +2,5 per cento raggiungendo i 24 milioni di euro, mentre crollano in modo verticale l’information technology di -12,3 per cento e l’elettronica di consumo di -18,6 per cento, per mercati che valgono rispettivamente 10 milioni di euro e 9 milioni di euro.

Allargando lo sguardo alla regione, la provincia di Milano invece è la top performer di tutta Italia, con una crescita della spesa in beni durevoli di +1,4 per cento rispetto al 2021, uno dei due soli territori che l’anno passato hanno mantenuto il segno positivo (l’altra è Prato).

Tra i beni durevoli il cui mercato è in crescita a Milano sono soprattutto i mobili, +8 per cento per 1,16 miliardi, e gli elettrodomestici, +6,5 per cento per 380 milioni. «La Lombardia mostra una tenuta migliore rispetto all’andamento del Paese in tutti i comparti chiave del paniere - dichiara Claudio Bardazzi, responsabile dell’Osservatorio Findomestic -. Sulla performance complessiva incide in misura significativa il contenimento delle perdite nel settore della mobilità, mentre sul fronte dei beni per la casa, il bilancio della Lombardia è a due facce».

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