Sbloccati i 500 euro per gli autonomi: dovevano arrivare già cinque mesi fa

Ex zona rossa, l’assegno, valido per tre mesi, andrà alle partite Iva dei primi 10 comuni bloccati

Si sbloccano i 500 euro per gli autonomi della prima zona rossa. Ieri il direttore generale vicario dell’Inps, con una circolare ai dirigenti centrali e territoriali ha chiarito le istruzioni amministrative per l’indennità aggiuntiva prevista dalla legge di conversione del decreto Cura Italia di metà aprile. Ora i funzionari dovranno definire tempi e modi per la presentazione delle domande, ma il provvedimento ha ripreso il suo percorso, bloccato da cinque mesi, e nel giro di alcuni giorni,qualche settimana in un ottica pessimistica, i soldi dovrebbero essere a disposizione. Oltre 3mila i potenziali beneficiari.

In pratica, ne avranno diritto tutti gli autonomi attivi al 23 febbraio in uno dei 10 comuni della prima zona rossa. A differenza dei 600 euro già percepiti, i 500 euro hanno validità per tre mesi (marzo, aprile e maggio) fino a un massimo di 1500 euro, in funzione però delle giornate di lavoro effettivamente sospese. Nel dettaglio «i beneficiari della richiamata indennità aggiuntiva sono i collaboratori coordinati e continuativi, i titolari di rapporti di agenzia e di rappresentanza commerciale e i lavoratori autonomi o professionisti, ivi compresi i titolari di attività di impresa, iscritti all’assicurazione generale obbligatoria e alle forme esclusive e sostitutive della medesima, nonché alla Gestione separata - si legge nella circolare -. Tale indennità aggiuntiva spetta anche ai liberi professionisti iscritti alle Casse autonome professionali» che dunque non sono rimasti esclusi come si temeva in un primo momento. E ancora si specifica che tocca anche agli «iscritti alle Gestioni speciali dei lavoratori autonomi artigiani, commercianti, coltivatori diretti, mezzadri e coloni. Nell’ambito di applicazione sono ricomprese le figure degli imprenditori agricoli professionali iscritti alla gestione autonoma agricola, nonché i coadiuvanti e coadiutori artigiani, commercianti e lavoratori agricoli iscritti nelle rispettive gestioni autonome».

L’erogazione non sarà automatica, ma avverrà dietro apposita richiesta solo tramite il canale telematico del portale Inps o in alternativa attraverso il contact center integrato dell’Istituto. Modalità e tempi saranno resi noti direttamente tra le comunicazione del portale Inps. Nei prossimi giorni dunque varrà la pena tenere d’occhio l’home page dell’Inps, analogamente a quanto già fatto per altri contributi. Il cumulo e la compatibilità con altri contributi assistenziali sono analoghi a quelli delle altre indennità Covid. La copertura economica è stata fissata dalla legge in 5,8 milioni di euro.

«È un passaggio fondamentale perché sblocca l’iter a distanza di quasi 6 mesi – commenta Isacco Galuzzi, segretario di Confcommercio Lodi, molto attiva insieme a Confartigianato nel pressing sull’Inps per l’erogazione dell’indennità -. Certo non arriva in modo tempestivo, e benché attesa e sicuramente utile per molti autonomi, avrebbe avuto un altro peso nella fase di lockdown o di ripartenza, quando invece le partite Iva hanno fatto con le loro forze. Ora gli uffici stanno studiando con attenzione i contenuti, e continueremo a vigilare sulla comunicazione Inps per l’avvio delle richieste: ce l’aspettiamo entro un tempo ragionevole, anche se francamente non è possibile sbilanciarsi dopo i 6 mesi per avere la circolare attuativa della legge».

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