Peste suina, le rassicurazioni della Regione al Lodigiano

Attestazioni di fiducia e garanzie di collaborazione, sul tema Psa, da parte delle istituzioni regionali, che ieri sono scese direttamente in campo con un tour attraverso le ricchezze del settore primario nel Lodigiano.

Tema principale, per l’assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste Alessandro Beduschi e la presidente della Commissione Sanità in consiglio regionale Patrizia Baffi, è sicuramente quello della peste suina africana, che dopo i casi nel pavese bussa ora alla porta del Lodigiano. E proprio da una di queste roccaforti di confine, Caselle Lurani, Beduschi rivela: «Il contrasto alla Psa è una piccola guerra che vinceremo insieme, se stiamo uniti ed eliminiamo ogni fonte di contagio. Con il commissario per la Psa e il collega Guido Bertolaso abbiamo investito 2 milioni e 200mila euro per misure di bio-sicurezza. Ats Pavia è stata poi dotata di incentivi per la sorveglianza veterinaria. Altri 725mila euro sono stati elargiti alle polizie provinciali per incrementare bio-sicurezza, catture e favorire la rimozione delle carcasse di cinghiali. Stiamo preparando inoltre un nuovo bando da 5/6 milioni di euro, che riguarda tutta la Regione per alzare il livello di attenzione e consapevolezza verso questo problema». Motivo per cui Beduschi si è confrontato anche con i ministri Lollobrigida e Crosetto «per cercare di alzare i livelli di contenimento. Una situazione come quella di Pavia, nel Lodigiano, determinerebbe un ammanco di circa 60milioni di euro al mese, una grave perdita. L’impegno è massimo. Le risorse stano arrivando anche per gli indennizzi di chi ha un mancato reddito».

Beduschi è stato accompagnato ieri, in una visita alle diverse aziende agricole di Caselle Lurani, Borgo San Giovanni e Ossago Lodigiano, dalla consigliera Baffi: «Oggi abbiamo messo al centro il valore di tante piccole e medie aziende, che alle volte faticano ad accedere alle risorse del PSR e ai bandi: in questo senso, dobbiamo supportarle per valorizzare appieno la ricchezza del Lodigiano anche in chiave turistica, perché il valore di questo comparto può essere pilastro di un turismo lento e di prossimità».