PARTITE IVA Arrivano prima i Ristori-bis che i 500 euro dell’ex zona rossa

Ancora in sospeso i pagamenti del bonus per il blocco tra febbraio e marzo

Sono arrivati ieri direttamente sui conti correnti dei titolari i primi pagamenti dello Stato per il decreto Ristori-bis a bar e ristoranti. In compenso, nonostante siano state presentate numerose domande, ancora non sono stati pagati i famosi 500 euro (su base giornaliera) per le Partite Iva della prima Zona Rossa, provvedimento di indennizzo economico previsto a inizio marzo per i liberi professionisti (compresi iscritti alle gestioni separate e collaboratori) dei 10 comuni della prima Zona Rossa, definitivamente diventato legge a metà aprile con la conversione del decreto Cura Italia.

L’iter dei 500 euro è stato particolarmente lungo e pieno di difficoltà, evidentemente ancora non risolte del tutto. Era stata annunciata come prima misura di indennizzo quando ancora l’Italia non era in lockdown, poi trasformata in legge a metà aprile. Da lì era calato l’oblio su tutta la questione, fino a metà settembre, quando l’Inps finalmente aveva emanato la circolare attuativa. Da lì, ci si aspettava di poter ricevere i pagamenti nel giro di qualche settimana, invece solo a inizio ottobre veniva resa disponibile dall’Inps la procedura informatica per la richiesta dell’indennizzo (da parametrare agli effettivi giorni di sospensione del lavoro per gli autonomi). Ma a distanza di oltre un mese, non risultano ancora essere stati pagati gli indennizzi, né per le domande presentate in forma individuale dai singoli lavoratori né per quelle che sono state preparate dalle associazioni di categoria.

«Effettivamente non ci risultano ancora pagate – conferma Isacco Galuzzi, segretario di Confcommercio, tra le più attive insieme a Confartigianato nel cercare di smuovere le acque durante l’estate -. Siamo di fronte a un provvedimento che era stato emanato in modo tempestivo, ma il cui pagamento non è stato per niente tempestivo, e quindi è sicuramente meno efficace, nonostante siano contributi molto attesi, visto il periodo generale di difficoltà. Al contrario registriamo con soddisfazione i primi pagamenti del decreto Ristori-bis, direttamente sul conto corrente degli imprenditori. C’era stato l’impegno a pagare entro il 15 novembre, in questo caso sembra che si vada nella giusta direzione. Un auspicio che abbiamo per tutti gli aiuti e i contributi».

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