
Oggi con “il Cittadino” il dossier che illustra
una realtà fortemente dinamica e competitiva
ASSOLOMBARDA - 2 Per il presidente Pandini «valore aggiunto ed export sono per noi risultati straordinari»
Lodi è un territorio fortemente dinamico e competitivo. Nella comparazione tra 10 province simili per popolazione, numero di addetti e unità locali, presenta una crescita del valore aggiunto pro capite del +34,7 per cento tra il 2015 e il 2023, con l’export che segna +162,3 per cento nello stesso periodo. Il mercato del lavoro indica il tasso più basso di disoccupazione, al 2,5 per cento nel 2024, in calo rispetto al 7,2 per cento del 2019, ma Lodi ha anche un alto livello di inattività al 32,5 per cento, e un preoccupante tasso di Neet, giovani che non studiano e non lavorano, il 13,4 per cento. Sono le principali evidenze raccontate ieri nel corso dell’evento di Assolombarda da Valeria Negri, direttore del Centro Studi. La ricerca Your Next Lodi 2030 (oggi in allegato al quotidiano in un agile dossier arricchito da alcune esperienze aziendali) quest’anno analizza e mette a confronto Lodi con dieci province italiane simili, Asti, Ascoli Piceno, Belluno, Biella, Grosseto, La Spezia, Rovigo, Sondrio, Terni e Trieste, evidenziando i punti di forza e le aree di miglioramento del territorio. La ricerca evidenzia anche l’importanza della posizione strategica sull’asse Milano-Bologna e l’influsso positivo della vicinanza di Milano per l’economia, mettendo a fuoco alcune opere infrastrutturali strategiche che contribuiranno a migliorare l’economia territoriale. Due sono in fase di realizzazione, l’ampliamento della quarta corsia dell’autostrada A1 tra Lodi e Milano e la tangenziale di Casale. L’altra, la riqualificazione della Paullese, in lotti diversi, sarà avviata nei prossimi anni. La significativa evoluzione insediativa del comparto logistico, favorito proprio dalla posizione strategica di Lodi, sottolinea l’urgenza di politiche integrate tra sviluppo infrastrutturale e insediamenti produttivi. Proprio la logistica e il settore It dimostrano la vivacità dei servizi nel Lodigiano, che rimane però con una solida base manifatturiera soprattutto nel comparto agroalimentare e in quello chimico, nella declinazione farmaceutica e cosmetica. «Lodi si conferma un territorio dalla dinamicità sorprendente - ha affermato Fulvio Pandini, Presidente della sede di Lodi di Assolombarda -. I dati parlano chiaro. Soprattutto valore aggiunto ed export sono risultati straordinari che ci riempiono di orgoglio e sono la prova tangibile di una sinergia vincente tra la nostra solida manifattura, servizi innovativi e una vocazione internazionale che ci distingue. Certo, non mancano le sfide, in particolare sul fronte dell’inattività e della piena inclusione dei giovani nel mercato del lavoro, ma queste rappresentano per noi stimoli preziosi per continuare a lavorare e consolidare il ruolo del Lodigiano come polo di eccellenza nel panorama economico regionale, sempre più in proficua connessione con la vicina Milano». Dopo la presentazione della ricerca lo stesso Fulvio Pandini, presidente della sede di Lodi di Assolombarda, con Andrea Ferrazzi, direttore generale di Confindustria Belluno Dolomiti, e Stefano Sanna, presidente del Gruppo Giovani Industriali Unione Industriale Biellese, hanno dato vita a una vivace rappresentazione dei rispettivi territori sullo stimolo delle domande del direttore del “Cittadino” Lorenzo Rinaldi sull’andamento dell’economia, punti di forza e criticità, e sulla difficoltà ad attrarre i giovani nelle imprese.
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