Nel 2022 solo 23 fallimenti, è il numero più basso da 15 anni

Il 2022 è stato l’anno nel quale nel Lodigiano e nel Sudmilano ci sono state meno dichiarazioni di fallimento negli ultimi quindici anni. Il dato, che può essere considerato tra quelli che danno il polso dell’andamento dell'economia locale, arriva dal Tribunale civile di Lodi, competente non solo per la provincia ma anche per un’ampia fascia di Sudmilano, da Locate Triulzi a Mediglia escludendo San Donato. Le sentenze di fallimento dello scorso anno sono state 23, contro le 52 del 2021, 32 del 2020, 63 del 2019, 30 del 2018, 49 del 2017, 74 del 2016, 93 del 2015, 92 del 2014, le due annate peggiori della serie quindicennale, e ancora le 75 del 2013, 63 del 2012, 89 del 2011, 60 del 2010, 40 del 2009, 29 del 2008 e 19 del 2007; nel 2006 le sentenze di fallimento erano state 44.

Se la “frenata” del 2020 era stata in parte spiegata con un rallentamento della macchina giudiziaria per limitazioni e incertezze dovute al Covid, e in parte con la prudenza di chi, a fronte di un’attività che andava male, aveva preferito aspettare la ripresa attesa nel 2021 prima di portare i libri in tribunale, con l’effettivo picco di ben 52 dichiarazioni di fallimento tra il gennaio e il dicembre di due anni fa, nel 2022 questi fattori sono da escludere anche se il rincaro drammatico di energia e materie prime sono ancora da valutare a fondo nei loro effetti sui vari comparsi e rischiano di creare un effetto “rimbalzo” su quelli che saranno i numeri del 2023.

In numero assoluto e in proporzione, anche alla luce del differente quadro socio economico dei due territori, nel 2022 sono stati più numerosi, 14 i fallimenti dichiarati di aziende con sede legale in provincia di Lodi rispetto a quelli di aziende del Sudmilano, 9.

Ad aumentare di anno in anno, anche perché si tratta di uno strumento relativamente nuovo (introdotto da una legge del 2012) sono invece le procedure da sovraindebitamento, per persone fisiche o società semplici: nel 2022 sono state 24.