L’utile netto per Bcc Lodi sale a 5,4 milioni, arriva l’ok dai soci in assemblea

Ieri mattina al Parco Tecnologico il via libera ai conti: «Dal 2019 quattro milioni di aiuti al territorio»

La Bcc Lodi torna in presenza nella sala convegni del Parco Tecnologico Padano di Cascina Codazza, grande folla domenica all’assemblea annuale della banca di credito cooperativo lodigiana, chiamata ad approvare i conti record del 2022. Quasi 350 i soci presenti, 626 i votanti totali comprese le deleghe. L’assemblea aveva anche una parte straordinaria per la modifica dello statuto, passaggio obbligato per tutte le Bcc che rientrano nel patto di coesione con la Capogruppo Cassa Centrale Banca, e in questo caso era necessario il quorum del 10 per cento della compagine sociale, pari a 332, quasi doppiato. Tutti i punti all’ordine del giorno sono stati votati all’unanimità.

A salutare il ritorno in presenza dopo tre anni di assemblee in distanza, c’erano il sindaco di Lodi Andrea Furegato, il consigliere provinciale delegato dal presidente Angelo Madonini, sindaco di Zelo, e poi il padrone di casa, il presidente del Parco Tecnologico Padano Vittorio Codeluppi, i segretari di Confartigianato Vittorio Boselli e di Unione Artigiani Mauro Sangalli, il presidente di Confcommercio Lodi Giuseppe Leoni. A illustrare i diversi punti all’ordine del giorno sono stati soprattutto il presidente Alberto Bertoli, che ha condotto l’assemblea, e il direttore generale Fabrizio Periti, che ha raccontato i principali indicatori del bilancio 2022. L’utile netto 2022 è di 5,42 milioni di euro, in crescita di +125 per cento rispetto al 2021. Rispetto alle attese della pianificazione di Bcc Lodi è sopra del 35 per cento. Il risultato esprime un Roa (Return on asset) di 1,15 per cento, triplicato rispetto all’ultimo esercizio, e un Roe (Return on equity) del 16,21 per cento, più che raddoppiato rispetto al 7,57 per cento del 2021. La raccolta complessiva ha fatto segnare una crescita di +10,18 per cento, nonostante le attese del mercato di un rialzo dei tassi di interesse. L’assemblea ha votato la proposta di dividendo del 5 per cento lordo portata dal Cda. Gli indicatori di solidità sono ai massimi storici, con il Tier 1 Ratio e il Cet 1 al 25,76 per cento, il massimo mai raggiunto «che conferma Bcc Lodi come una delle banche più solide di tutto il panorama della zona di operatività e ai vertici dell’intera categoria lombarda».

Ma sono i numeri dal 2006 a oggi a dare lo spessore di Bcc Lodi, come ricordato in chiusura dal direttore Fabrizio Periti: «Dal 2006 Bcc Lodi ha corrisposto stipendi a dipendenti, amministratori e sindaci, per lo più lodigiani, per 73,9 milioni di euro, ha saldato fornitori, soprattutto del territorio per 51,5 milioni, ha distribuito dividendi ai soci per oltre 3,2 milioni di euro, ha pagato 4,8 milioni di imposte – ha concluso Periti -. E solo dal 2019 a oggi ha sostenuto il territorio con 4 milioni di euro di contributi diretti o indiretti». Spontaneamente dal pubblico una donna, senza chiedere parola ha sottolineato: «E non avete detto quanto fatto per le associazioni del territorio come la mia, che senza di voi non avrebbe potuto continuare a vivere. Per questo grazie, grazie di cuore».

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