LOMBARDIA La Regione individua le zone protette: così vanno rispettati i fiumi Adda e Po

La normativa lombarda chiede un’attenzione particolare per le acque, il suolo e la biodiversità

Regione Lombardia ha approvato il regime di condizionalità per l’anno 2023, determinando i criteri di gestione obbligatori e delle buone condizioni agronomiche ed ambientali nell’ambito della politica agricola comune (PAC). Per ogni aspetto ambientale (acque, suolo, biodiversità, sicurezza alimentare, benessere degli animali) sono individuati l’ambito di applicazione, le condizioni agronomiche, eventuali deroghe, gli atti di recepimento nazionali e regionali. Per quanto riguarda il territorio lodigiano, nell’elenco delle Zone di Protezione Speciale (Area Natura 2000) compaiono i siti di Senna Lodigiana, le Garzaie del Parco Adda Sud, Castelnuovo Bocca d’Adda, il Po a San Rocco al Porto e il Po a Corte Sant’Andrea, tutti afferenti di fatto l’ambiente fluviale. Invece le Monticchie di Somaglia, il Bosco del Mortone, le Garzaie del Mortone e la Garzaia della Cascina del Pioppo di Zelo Buon Persico, la Lanca di Soltarico, la Zerbaglia, il cui ente gestore è il Parco Regionale Adda Sud, la Morta di Bertonico, l’Adda Morta e il Bosco Valentino (zona Camairago e Cavacurta) sono Siti di Importanza Comunitaria (SIC). In ognuna di queste aree esistono apposite misure di conservazione e appositi piani di gestione. Completa l’atto regionale l’elenco dei comuni del lodigiano ricadenti totalmente o parzialmente nelle Zone Vulnerabili ai Nitrati (ZVN) e l’elenco dei comuni ricadenti nelle ZVN ove è vietato l’utilizzo dei fanghi di depurazione.

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