LODI Esportazioni a livelli record:
in 9 mesi raggiunti 3,9 miliardi

Il rapporto di Assolombardia fotografa lo stato di salute, ma non mancano le nubi

Esportazioni a livelli record e produzione in crescita. Sono più che positivi i dati dell’industria lodigiana contenuti nel “booklet economia” di Assolombarda diffuso ieri.

Tra gennaio e settembre la produzione sul nostro territorio è aumentata a livello tendenziale del 3,3 per cento

Tra gennaio e settembre la produzione sul nostro territorio è aumentata a livello tendenziale del 3,3%. Ma il vero boom è stato registrato alla voce “esportazioni”: nei primi nove mesi dell’anno le vendite all’estero hanno raggiunto un valore di 3,9 miliardi di euro, +35,2% rispetto al corrispondente periodo del 2021 (in regione l’incremento medio è stato del 20,5%).

Il settore dell’elettronica, cresciuto all’estero del 69,3 per cento

Per l’export dell’industria lodigiana, evidenzia Assolombarda, è il valore più alto di sempre. Raggiunto soprattutto grazie al settore dell’elettronica, cresciuto all’estero del 69,3%, ma al quale hanno contribuito in maniera significativa anche gli altri settori di specializzazione del territorio: chimica (+20,3%), alimentare (+20,4%) e farmaceutica (+58%). Risultati che nel capitolo dell’export hanno ampiamente compensato la perdita registrata dal settore della meccanica: -40%.

L’andamento di Milano

Nel quadro lombardo spiccano ancora una volta i dati del capoluogo. Quelli a consuntivo per il terzo trimestre 2022 certificano a Milano una progressione ancora sostenuta della produzione manifatturiera (+6,1% tendenziale, superiore alla media lombarda attestatasi al +4,8%) e dell’export (+24,7%). L’attività dell’industria milanese si porta così oltre i livelli pre-pandemici e l’export sale nel complesso a quota 41 miliardi di euro nei primi nove mesi dell’anno, con un aumento del 23,1% rispetto al 2021.

Pil e occupazione

Industria a parte, l’analisi di Assolombarda traccia un quadro generale della situazione economica regionale con riferimenti alle stime del Pil e al mercato del lavoro. Per quanto riguarda il nostro territorio «il bilancio complessivo del 2022 per l’intero sistema economico lodigiano – riferiscono i ricercatori - è di una crescita attesa del Pil pari a +2,7%, in grado di colmare pienamente la caduta sperimentata con la pandemia e portando, così, alla fine di quest’anno, l’economia locale a +1,7% rispetto al 2019, in linea con il totale lombardo. L’occupazione si attesta al +4,2% rispetto al 2019, più resiliente agli shock recenti rispetto al mercato del lavoro regionale. Per il 2023 le stime peggiorano e rilevano una contenuta flessione del Pil lodigiano pari a -0,2%, a confronto con un +0,3% in Lombardia».

Le incertezze per il 2023

Il valore del prodotto interno lordo del Lodigiano sembra dunque destinato a diminuire, seppur di poco, nel corso del prossimo anno. Pesano le incertezze sul caro energia, ma il tema è di attualità nazionale e, osserva Assolombarda, «tra gli operatori industriali prevale una diffusa e marcata difficoltà nel prevedere l’andamento futuro degli affari della propria impresa, con un indice di incertezza rilevato da Istat a livello nazionale che, a novembre, si posiziona solo di poco al di sotto dei livelli elevatissimi registrati allo scoppio della guerra in Ucraina».

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