Lodi, cresce la logistica Innocenti: è in arrivo un maxi capannone

A inizio gennaio avviato l’inter per ampliare il comparto di cascina Carazzina

La logistica Innocenti Depositi vuole ampliarsi, depositata il 4 gennaio scorso una richiesta di permesso di costruire in variante per la realizzazione di un nuovo capannone di 10mila 600 metri quadrati in ampliamento del comparto logistico esistente a Cascina Carazzina alle porte di Lodi, il capannone colorato visibile dalla tangenziale. Il nuovo deposito andrebbe a insistere su un’area già di proprietà della Innocenti Depositi, ma con destinazione urbanistica agricola, e probabilmente con un’area consumata più ampia. Il condizionale è d’obbligo perché la procedura non è ancora caricata sulle piattaforme procedurali regionali, e il Comune di Lodi non ha al momento fornito la documentazione, pure depositata in Ufficio Tecnico a corredo dell’istanza.

Di certo la richiesta conferma l’interesse degli operatori in termini logistici per il Lodigiano, e di certo non mancheranno le polemiche, anche per la storia più recente dell’insediamento, con un contestatissimo parcheggio dei Tir autorizzato una prima volta nel 2015 (giunta Uggetti) in terra battuta e ghiaia, poi nel 2018 (giunta Casanova) in asfalto e cemento.

È Massimiliano Innocenti, docente a contratto di Urbanistica al Politecnico di Milano e referente per la provincia di Lodi dell’Istituto Nazionale di Urbanistica a spiegare i dubbi attorno all’iniziativa. «La società aveva acquisito nel 2013 circa 40mila metri quadrati agricoli dall’azienda ospedaliera a un prezzo molto maggiorato perché nella perizia si indicava già che potessero essere a vocazione insediativa logistica – spiega Massimiliano Innocenti (che nulla c’entra con la ditta) -. Nel 2014 c’è stato dato il via libera in deroga alle norme tecniche per un parcheggio in sterrato, senza variante alla destinazione agricola. Nel 2018, è arrivato il disco verde all’asfalto, con un permesso di costruire che non ha modificato la destinazione agricola dell’area. Ora sono curioso di vedere come sarà trattata la materia: le premesse non sono incoraggianti, perché il Comune di Lodi ha affidato un incarico di consulenza per l’assoggettabilità alla Valutazione Ambientale Strategica a soli 700 euro, una cifra irrisoria che fa pensare a una prestazione molto semplice. Invece la questione è complessa, a partire dal rispetto della legge regionale sul consumo di suolo per finire con l’armonizzazione delle destinazioni d’uso agli strumenti urbanistici. Non sono contrario alle logistiche, purché inserite in contesti adeguati e previsti negli strumenti urbanistici. In passato non è stato fatto, spero oggi si voglia seguire un percorso corretto».

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