Lodi, il boom dell’export sostiene le ripartenza del manifatturiero

Elettronica e automotive i settori più performanti, tiene anche l’occupazione

L’export traina il “rimbalzo” del manifatturiero lodigiano. Lo affermano i dati dell’Ufficio Studi Assolombarda. Grazie allo straordinario exploit dell’elettronica (+157 milioni di euro, +81,8%) nel primo trimestre 2021 l’export delle imprese lodigiane è pari al +22,4% su base annua, superano i livelli pre pandemia: +22% le vendite sui mercati esteri nel confronto con il primo trimestre 2019 (-0,8% il gap nella media lombarda), ossia +161 milioni euro. Le imprese lodigiane rafforzano così la performance già brillante di fine 2020. Ma non è solo l’elettronica ad aver influito positivamente. Bene anche l’alimentare (+1,4%), gli apparecchi elettrici (+9,4%), la farmaceutica (+52%) e la chimica di base/fertilizzanti (+40,4%), diversamente dalla chimica/cosmetica ancora inferiore rispetto al primo trimestre 2019 (-11,9%).

I dati che riguardano la mobilità delle persone mostrano la consistente ripartenza in atto nel lodigiano: nella prima decade di giugno gli spostamenti superano i livelli di inizio 2020 di quasi il +25% e la contrazione degli spostamenti verso i luoghi di lavoro si riduce al -16% (dal -25% in aprile, prima dell’allentamento delle restrizioni).

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